Carlotta D'Amato

Carlotta D'Amato

Consulente legale in aziende italiane ed internazionali, ha scritto numerosi articoli in materia di diritto. Le sue passioni sono politica, cultura, moda.

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Lupo Alberto è meglio di Zanzu

di Carlotta D’Amato

Zanzu, ecco il manualetto dei giorni nostri. Una folgorazione nata dalla cooperazione fra il ministero della salute tedesco e quello belga, per “spiegare” ai migranti come si fa sesso. Soprattutto con le donne europee. La drammatica notte di Colonia ha fatto scattare l’emergenza. Sarà. Niente di nuovo, comunque. Circa venticinque anni fa, il manualetto che fece scalpore, era quello di Lupo Alberto la striscia inventata da Guido Silvestri, la fotografia dell’ uomo della strada

Una iniziativa voluta dall’allora ministro della Sanità Franco De Lorenzo e da Ferdinando Aiuti, il luminare che per primo in Italia isolò l’Hiv, un opuscolo per le scuole italiane, per le alle associazioni di volontariato, le biblioteche, le Usl e finanche in discoteca. Naturalmente il tutto fra mille polemiche, erano anni ben diversi. Ma Lupo Alberto era un modo per parlare ai giovani, con il linguaggio dei giovani le statistiche rilevavano che “un terzo delle persone ammalate di Aids, in Italia, aveva contratto l’infezione quando aveva meno di 20 anni“. “Sono Mister Aids e porto una sfiga tremenda“. Il cartoon un po’ giocava e un po’ faceva sul serio.

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Questo Zanzu, invece, ad essere sinceri non si capisce bene a che cosa miri. “Dare consigli sul sesso e la sessualità ai migranti che non hanno ancora vissuto in Germania ”. Stuzzica la curiosità, ci saranno tante differenze fra Bamako e Berlino? Comunque  a dare istruzioni ci ha pensato il sito Zanzu, my body in words and images, realizzato dal Ministero della Salute tedesco in cooperazione, come dicevamo, con il governo belga.

Nel sito disponibile in 12 lingue tra cui l’arabo il turco e la lingua persiana è chiaramente spiegato alle persone provenienti da paesi del terzo mondo come si nasce. Il che vista la natalità sembra una presa in giro. Sono presenti dei disegni espliciti in cui si mostra agli immigrati essenzialmente come fare sesso con gli europei ed un vero e proprio manuale che illustra come concetti quali ad esempio il diritto d’onore diffuso nella cultura musulmana non sia è accettato in Europa.

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Vengono inoltre spiegati concetti come l’omosessualità, la bisessualità  e come una famiglia possa essere costituita da persone dello stesso sesso.

Un’altra sezione, chiamata “diritti e leggi” spiega ai nuovi arrivati perché non debbano praticare violenze sessuali sulle donne spiegando che si tratta di un crimine penalmente sanzionato e che non consiste solo nello stupro ma anche quando si viene aggrediti verbalmente o con azioni a sfondo sessuale In un’altra sezione, chiamata “mutilazione genitale femminile” i nuovi arrivati sono avvertiti che tale pratica, “è illegale in Europa e proibita dalla legge anche se fatta per ragioni culturali”.  Invece, in “Tipologie di sesso” vengono utilizzate immagini che ritraggono scene di sesso interrazziale con tanto di immagini e disegni per illustrare ai “migranti” come avere rapporti sessuali con delle tedesche o dei tedeschi o comunque con europei.

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Il buon vecchio Lupo Alberto, in fondo, serviva davvero. In varie pagine illustrava, ad esempio,  come usare il profilattico, il “mitico cappuccetto non rosso”  ma dopo aver abbondantemente evidenziato che i rapporti casuali sono ad alto rischio.  E non sorvolava sui dettagli pratici, pur non scivolando nella volgarità. In poche parole una sorta di istruzioni per l’uso, in modo che , ad ogni circostanza sessuale, un ragazzo ed una ragazza sapessero come  regolarsi e comportarsi. “Non stiamo mica dicendovi di mettere la cintura di castità   ma tra l’ astinenza totale e gli eccessi c’è un mare di possibilità intermedie, tutte piacevoli...” Questo Zanzu invece, lascia dubbi e perplessità. Ma non solo.  Mentre si dibatte sul manuale, su Instagram, impazza il profilo “Hot migrantes” con le foto dei più bei rifugiati e migranti immortalati dalle tv e dai giornalisti. Un vero e proprio book fotografico degli immigrati arrivati in Europa quasi un catalogo di moda dal titolo “il più bello del campo di accoglienza”. Selezioni all’ingresso delle frontiere? Schiere di poliziotti con il metro a misurare dimensioni e proporzioni fisiche? Credo che la cosa stia veramente sfuggendo di mano a parecchi…

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