di Emiddio Novi
La Germania ha rotto il tabù del partito di destra radicale, che dopo il nazismo era escluso nella pratica e nella teoria politica del Paese. I due partiti dominanti Cdu e Spd, sia nel Baden-Württemberg sia nella Sassonia-Anhalt non hanno ora i voti per formare un governo di Grande Coalizione sulla falsariga di quello nazionale. Il 24 per cento di voti in Sassonia-Anhalt raccolto da Alternative für Deutschland guidato da Frauke Petry ha stravolto il quadro politico tedesco e riproposto la realtà di una Germania Est diversa da quella dell’Ovest
I nazionalpopulisti asfaltano Merkel e Antifa nelle amministrative. Per la prima volta in Germania un partito al di fuori del sistema, privo della bollinatura democratica assegnata dalla congrega che domina da 70 anni il Paese e che ha trasformato i tedeschi in un popolo di disciplinati esecutori degli ordini della turbofinanza, è riuscito a ottenere un risultato elettorale a due cifre. A nulla sono valse le mobilitazioni della milizia Antifa ( antifascista) particolarmente aggressiva e protetta.
In Germania vigeva un sistema politico che negava i diritti civili ai populisti. I militanti di questo schieramento non potevano lavorare nella pubblica amministrazione, non potevano essere arruolati nell’esercito o nella polizia, non potevano rivestire ruoli di rilievo o responsabilità nelle imprese private. È questo schifo lo definivano democrazia.
Con lo sgretolamento del bastione tedesco la globalizzazione e il mondialismo perdono uno dei capisaldi fondamentali per il controllo dell’Europa. Una delle aree più ricche e avanzate del mondo. La fonte della modernità intesa come modo di pensare e produrre, l’Europa del pensiero greco e della prassi romana può iniziare a riparare i guasti provocati da ideologie trapiantate dal dominio americano e inglese: Wall Street e la City hanno imposto l’ideologia mercatista che è stata sempre estranea all’Europa continentale.
Il liberismo incontrollato che crea, come il comunismo, una società di miseri e di dominanti ricchissimi non ci appartiene. I Paesi dell’Est si sono liberati del comunismo. E noi, anche i tedeschi, ci libereremo del mercatismo