di Adolfo Mollichelli
Missione compiuta. Resta a meno tre dalla vetta. Vittoria di rigore, lo realizza Higuain al ventisettesimo centro e sempre più re dei bomber, il girovita rotondetto evidentemente aiuta
Alla Favorita, la squadra azzurra era strafavorita su un Palermo che definire derelitto è un eufemismo. Rigore c’è quando arbitro fischia. Rocchi fischia, il Pipita realizza.
Zamparini, prima di rimandare a casa Iachini, aveva sentenziato: il Napoli ci farà cinque gol. Non è andata così. Ma non è merito di Walter Novellino chiamato al capezzale del malato grave in rosanero. E non poteva essere altrimenti dopo qualche giorno appena di nuova cura.
Una sera all’improvviso è apparso un Napoli bello e spocchioso, geometrico e sciupone, che ha tenuto in vita – per colpa propria – il Palermo fino allo spirare del match. Acquisito abbastanza presto il meritatissimo vantaggio, non ha saputo chiudere il match. Eppure davanti aveva undici uomini sbandati, intimoriti, e pure abbastanza scarsi eccezion fatta per Vazquez detto il mudo che ha parlato una volta solo e Reina è stato bravo nella deviazione, per il napoletano Pezzella e per il difensore Gonzalez. Tutto il resto è silenzio.
C’è stato qualcosa che ha frenato la prevedibile, possibile, scontata goleada. Non per il ventilato blocco da inseguimento, per l’obbligo di tenere il passo della Juve. Se così fosse stato non avrebbe costretto il Palermo in quaranta metri sin dall’inizio,alzando la difesa a ridosso della linea di metà campo.
E allora? Si sono semplicemente specchiati gli azzurri. Come siamo belli e bravi, palleggiamo per minuti interi e nessuno ci toglie palla, prima o poi ne facciamo altri di gol, anzi segniamo quando vogliamo.
E così, per dirla con Sarri, il Napoli si è scoperto lezioso. Ed ha sciupato, più con Insigne che con Higuain.
Auguri a Novellino, vecchio amico. Al settimo giorno Dio si riposò. Walter detto Monzon è il settimo tecnico della stagione zampariniana. Per gli amanti della statistica è la prima sconfitta di Walter contro il Napoli che allenò e riportò nella massima serie.
Sarri in Tv ha ricordato che il suo Napoli ha già superato di un punto il Napoli di Benitez (63 totali), ma non perché tutto si è compiuto. Continuerà a lottare per il titolo ma non lo dirà mai.