Gerardo Mazziotti

Gerardo Mazziotti

Architetto, giornalista e scrittore. Per 20 anni docente all’Università di Salerno. Premio internazionale per il giornalismo civile. E’ considerato “ la coscienza critica della città”.

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L’urna degli smemorati

di Gerardo Mazziotti  

 Le decisioni degli elettori sono come le sentenze della Magistratura. Vanno rispettate. Però si possono legittimamente discutere. Perciò non posso esimermi dal commentare i risultati del ballottaggio. Pur rispettandoli

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Appena un anno fa Luigi deMagistris era sceso negli ultimi posti della classifica dei sindaci italiani più graditi e tutto lasciava prevedere che le elezioni del 5 giugno scorso avrebbero sancita la sua sconfitta. Invece non è accaduto.

E’ andato al ballottaggio con Gianni Lettieri e l’ha vinto col 66,8 per cento. Una percentuale che giustificherebbe i toni trionfalistici dei demagistrisiani  se non fosse per il fatto che, rapportata al 35,9 per cento dei votanti, significa che è stato eletto da un napoletano su quattro. Gli altri tre non l’hanno ritenuto meritevole di amministrare questa città per altri cinque anni.

Gerardo Mazziotti

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Si dice dei napoletani che sono generosi, fantasiosi, intelligenti, spiritosi…ma non si dice che sono un popolo di smemorati. Infatti non si sono ricordati che deMagistris lasciò la toga di magistrato in segno di protesta contro il Csm e si lasciò convincere da DiPietro a candidarsi alle elezioni al Parlamento europeo del 2009 e, appena messo piede a Strasburgo, denunciò le nefandezze della BagnoliFutura con accuse così pesanti da indurre il suo presidente Riccardo Marone a denunciarlo per diffamazione.

E non si sono ricordati che quando lasciò il seggio parlamentare per diventare sindaco nel 2011 la prima cosa che fece fu di incaricare proprio Marone di organizzare sulla colmata di Bagnoli le regate veliche della Vuitton Cup.

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La colmata che il 13 aprile 2013 promise di rimuovere ma poi ci ripensò. E quando  il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato che la farà togliere ha manifestato il suo dissenso arrivando a dichiarare “ Napoli una città derenzizzata”.

A dispetto della Costituzione secondo la quale l’Italia è un paese unico e indivisibile. Una furia antirenziana da portarlo a minacciare il primo ministro della Repubblica “ devi cacarti sotto”, una volgarità da trivio che fa sembrare un elegante eufemismo il “vaffanculo” di Beppe Grillo.

Si sono dimenticati i napoletani che hanno deciso di mettere le sorti della città ancora nelle sue mani che de Magistris non è stato capace in cinque anni di individuare la nuova “mission” della Mostra d’Oltremare; di inverare la rivitalizzazione del centro storico, necessaria per ricondurre all’originario splendore la città greco-romana inserita nel patrimonio Unesco dell’umanità; di attuare il rinnovo urbano dei Quartieri spagnoli, di Forcella, del Lavinaio, della Duchesca, di S.Antonio Abate, del Pallonetto Santa Lucia e della Sanità attraverso i concorsi internazionali di idee come hanno fatto le maggiori città europee ; di eliminare i bassi (una condizione abitativa indegna di una città civile) ; di trasformare il sottosuolo cittadino da “problema” (voragini, avvallamenti, crolli e morti ) a “risorsa” (parcheggi, autostrade e tutte le attrezzature che non abbisognano di aria e luce dirette); di recuperare a una condizione di civile convivenza le periferie urbane degradate e degradanti ; di creare un apparato produttivo,  in grado di assicurare occupazione e di produrre ricchezza più di quanto non possano fare le attività turistiche delle quali mena vanto ; di realizzare la grande trasformazione urbana di Bagnoli in tempi e costi ragionevoli e con il concorso della cultura urbanistica internazionale; di sostituire l’edilizia spazzatura e gli ecomostri del secondo dopoguerra con abitazioni moderne e di alta qualità architettonica e,infine, non è stato capace di sottrarre la città allo strapotere della camorra.

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Ma i napoletani che l’hanno votato sono certi che i prossimi cinque anni segneranno la rinascita e lo sviluppo di Napoli. Anche i napoletani che non l’hanno votato si augurano che il sindaco Luigi deMagistris riesca nel difficile compito di risolvere i tanti problemi di questa grande, generosa e travagliata città. Che, in fondo, è quel che maggiormente conta.

 

 

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