Adolfo Mollichelli

Adolfo Mollichelli

Giornalista. Ha lavorato con il Roma ed il Mattino. Ha seguito, tra l'altro, come inviato speciale cinque Mondiali, altrettanti Europei, nove finali di Campioni-Champions e l'Olimpiade di Sydney

Juve ai piedi del Real 
  

 
    La squadra di Zidane si aggiudica la seconda Champions consecutiva. Stracciata e umiliata la Juve   
 di  Adolfo Mollichelli

Juve ai piedi del Real

di Adolfo Mollichelli -

 La Juve s’inchina al Real Madrid che vince in scioltezza la sua Duodecima, la seconda consecutiva, impresa mai riuscita da quando la Champions ha sostituito la Coppa Campioni. Settima finale perduta su 9 disputate. Decisamente, una competizione che non si addice ai bianconeri.

Adolfo Mollichelli

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Unica, magra consolazione per Buffon e compagni l’aver segnato il gol (l’unico) più bello: la rovesciata di Mandzukic.

Le reti dei madrileni – che hanno strameritato – baciate da un pizzico di buona sorte: il piedino timido di Bonucci sulla prima rete di Cristiano Ronaldo, la deviazione di Khedira sulla conclusione di Casemiro, una merengue sulla linea di porta su quella di Asensio.

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La Juve dura un tempo solo. Poi, il crollo. Avevo previsto che il centrocampo madrileno avrebbe facilmente avuto la meglio. E così è stato. Pjanic e Khedira in un’oasi di solitudine mal supportati dal resto della truppa. Gli unici che hanno lottato fino alla fine sono stati il solito Mandzukic e per l’impegno Dani Alves. Non pervenuti Higuain e Dybala. Nessun tango argentino sotto il tetto metallico del Millennium di Cardiff, le stelle non c’erano al di là e neppure in campo: sono rimaste a guardare.

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Il secondo gol di Ronaldo

Soltanto per un tempo la Juve ha retto il confronto. Poi, il diluvio. E s’è visto tutto il divario tecnico con gli spagnoli. A cominciare dalla panchina.

Nessun attaccante di ruolo su quella bianconera: il ragazzino Kean non avrebbe fatto certo peggio del Gonzalo incapace di tener palla. Una sola giocata del Pipita degna di questo nome: l’assist per Mandzukic che però il gol se l’è costruito da solo.

FBL-EUR-C1-JUVENTUS-REAL MADRIDLa Juve aveva incassato soltanto 3 reti nel lungo cammino fino a Cardiff. Ne ha incassate 4 addirittura in novanta minuti.

Il Real che ha maramaldeggiato sui resti spenti dei bianconeri (inferiori in tutto), è arrivato alla finale grazie allo scandaloso arbitraggio di cui ha goduto contro il Bayern. Non ci sarebbe dovuto essere e, come al solito, ha approfittato dell’occasione propizia.

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Zidane ha “incartato” Allegri che avrebbe dovuto avere il coraggio di presentare una formazione più coperta. I Tre attaccanti alle spalle di Higuain hanno fruttato scudetto e coppa Italia, d’accordo, ma si sono rivelati una palla di piombo ai piedi a Cardiff.

Il sonno di Gonzalo e di Paulo ha tradito ogni speranza di rientrare in partita. Non sarebbe cambiato nulla, ma la slealtà di Sergio Ramos ha privato la Juve della possibilità di cercare almeno un altro gol per l’onore. La sceneggiata del centrale madrileno – che ha provocato l’espulsione di Cuadrado – sarebbe da prova televisiva.  Buffon al capolinea senza la coppa che gli manca. L’impomatato con i “colpi di sole” avrà il suo quinto Pallone d’oro. Sic est!

 

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