Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo, scrittore e giornalista italiano. E’ stato per molti anni notista politico de Il Giornale al fianco di Indro Montanelli. Poi capo della redazione romana de il Mattino, direttore del Roma, editorialista del Giorno e dell’Informazione. E’ stato conduttore della rubrica politica “Il Punto” per il Gr2. Autore di numerosi saggi tra i quali "Vietnam controrapporto", "Perché i Kennedy muoiono", "Sciascia" e "L’illuminista cristiano".

Quirinale-Mattarella

Le cinque facce del mistero

di Ottorino Gurgo

Il compito di Sergio Mattarella per favorire la formazione del nuovo governo non sarà né facile, né breve. Qualunque giudizio si voglia dare sull’esito del voto, è fuor di dubbio, infatti, che si sia trattato di un risultato complesso e, nonostante il verdetto sia stato netto è indiscutibile, non facilmente interpretabile.

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Sergio Mattarella

Proviamo a riassumere in cinque punti quel che dalle urne è emerso e le prospettive del dopo voto:

1) ci sono stati due vincitori, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, e due sconfitti, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Non è una novità di poco conto se si considera che, sino a qualche tempo fa, i non rilevanti spostamenti del voto facevano sì che tutti potessero proclamarsi vincitori. Questa volta non è stato così. C’è chi ha vinto e c’è chi ha perso, anche all’interno dei singoli partiti, con Salvini che ha superato nettamente Berlusconi, ormai avviato inequivocabilmente sul viale del tramonto, e il Movimento cinquestelle che scalza il Pd nel ruolo di primo partito;

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Di Maio e Salvini, i vincitori

2) il ritorno al “patto del Nazareno ” cioè all’accordo tra Renzi e Berlusconi, deve considerarsi come un’ipotesi definitivamente accantonata. Per lungo tempo, e potremmo dire per tutto il corso della campagna elettorale, questa prospettiva è stata ritenuta la più probabile per il dopo voto. Alla luce dei risultati del 4 marzo, non esiste più;

3) non avendo nessuna coalizione ottenuto la maggioranza assoluta dei consensi, per costituire un governo, sarà indispensabile procedere ad alleanze.

Allo stato, malgrado le smentite che in politica contano quello che contano, cioè nulla, quella che obiettivamente viene considerata la più probabile è tra i due vincitori, Lega e Cinquestelle.

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Renzi e Berlusconi, gli sconfitti

È vero che tra Salvini e Di Maio esistono forti problemi di leadership poiché ognuno rivendica per sé la guida del governo, ma è altrettanto vero che tra queste due forze politiche esistono, su temi non irrilevanti come la politica europea è quella verso i migranti, affinità più che evidenti. Qualche chances sembra ora averla anche un’intesa tra Pd e Cinquestelle, fortemente osteggiata da Matteo Renzi, ma che tra i dem sembra avere alcuni sostenitori (Chiamparino, Emiliano).

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La mappa del voto delle politiche 2018. Italia spaccata in due. In giallo M5Stelle, in blu Centrodestra, in rosso Pd

4) l’esito del voto ha fornito l’immagine di un’Italia spaccata in tre, con il. Nord dominato dal centro-destra, il Centro diviso tra centro-destra e Pd e il Sud totalmente nelle mani dei pentastellati. È una lacerazione assai grave alla quale sarebbe opportuno porre in qualche modo rimedio;

5) non è da escludere che, in mancanza di accordi, si debba ricorrere a nuove elezioni a brevissima scadenza.

Ma se così dovesse essere, sarebbe indispensabile far precedere il nuovo test elettorale da una modifica della legge elettorale.

3 Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo

I fatti hanno inequivocabilmente dimostrato che il cosiddetto Rosatellum non è soltanto estremamente macchinoso, ma non è in grado di garantire quella governabilità che dovrebbe essere l’obiettivo primario di una legge elettorale. Di qui, nel caso di nuove elezioni, di dar vita, tutti insieme, ad un “governo di scopo”, mirato a varare un sistema di voto non equivoco.

 

 

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