Adolfo Mollichelli

Adolfo Mollichelli

Giornalista. Ha lavorato con il Roma ed il Mattino. Ha seguito, tra l'altro, come inviato speciale cinque Mondiali, altrettanti Europei, nove finali di Campioni-Champions e l'Olimpiade di Sydney

Messi-Ronaldo

Gli extraterrestri

 di Adolfo Mollichelli -

Altro che Brexit. La Spagna ci butta fuori dall’Europa. Sette schiaffi presi, uno dato. Dopo che l’Italia ne aveva presi tre a Madrid. Real e Barcellona troppo più forti di Juve e Roma. Squadroni autentici e ognuno si coccola i Fenomeni del Duemila: Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, CR7 che dopo la prodezza in rovesciata a Torino chiamano CR10 e la pulga, erede di Maradona. La terza spagnola, il Siviglia di Montella s’arrende al Bayern super fortunato (sfida non ancora chiusa). Il Liverpool di Klopp affonda il Manchester City di Guardiola.

ronaldo-messi-ballon-dor_3mjwmby5rkgr1rznxkmrgz1j7

Adolfo Mollichelli 4

Adolfo Mollichelli

La bellezza del calcio sta tutta nella sua illogicità. I campioni, i fuoriclasse, l’organizzazione di gioco, d’accordo. Ma nelle coppe in particolare conta dove la dea bendata ha scelto di andare. Tra Juve e Real non c’è stata partita. troppo pesanti le assenze di Pjanic e di Benatia e infauste alcune presenze: Dybala e Barzagli su tutte.

La stupenda rovesciata di Ronaldo a più di due metri d’altezza è scaturita dal black out totale del celebratissimo bunker bianconero.

C_29_articolo_1206262_upiImgPrincipaleVert

Ronaldo in cielo

 

Chiellini e Buffon che pasticciano su un pallone innocuo, Ronaldo che se ne impossessa e la rimanda di là, Carvajal che raccoglie e crossa e intanto Ronaldo, sempre lui, s’era andato a piazzare solo soletto a centro area, cross perfetto e rovesciata sublime e fine della storia: un’incredibile sequenza, durata un’eternità.

Prima rete in rovesciata in carriera di Ronaldo che vanta più gol che presenze tra Liga, Champions e Portogallo.

Un fenomeno che agli albori sprintava sulle fasce e che in maturità si sta divertendo a fare il centravanti puro. Prima di essere un calciatore sublime è un atleta stupendo.

960

Lionel Messi

Non c’è stata la risposta della pulga al lusitano. Sono anni che si spartiscono trionfi e palloni d’oro e sono divisi (poveracci) dagli ingaggi: 40 milioni l’argentino, soltanto 21 il portoghese. Contro la Roma, un paio di serpentine, qualche accelerazione micidiale ed un vagare svogliato.

Roma jellata. Penso a Roma spogliata di Luca Barbarossa: Roma puttana, due autoreti e una serata strana. Violata da De Rossi e Manolas, Stuprata dall’olandese Makkelie, carino e impomatato. Sono i fischietti che il designatore Collina invia con anima nera di imparzialità (anche il turco Cakir a Torino è stato poco “gentile” con la Signora).

Barcellona-Roma, netto il fallo di Semedo su Dzeko

Il netto il fallo di Semedo su Dzeko

Alla Roma mancano due rigori sacrosanti. Su Dzeko e su Pellegrini (la linea che delimita l’area di rigore fa parte della stessa). Sarebbe stata tutta un’altra storia. Olé, trionfo dei culé. Si chiamano così i supporters blaugrana. Perché il primo stadio del Barcellona aveva tribune di legno montate su tubolari e passando di sotto si vedevano i didietro degli spettatori seduti. Capito?

index qqq

Bocciato il tiki taca in salsa inglese di Guardiola. L’occhialuto e gigantesco Klopp (mi sta granché simpatico) si beve il Pep per la seconda volta in poco tempo (City triturato anche in Premier). Sarà l’aria del mitico Anfield Road che sorge tra case a schiera dai tetti rossi, saranno i brividi di Youll’never walk alone, sarà lo “spirito” dei reds. Fatto sta che il Liverpool si candida (c’è sempre il retour match, d’accordo) quale mina vagante tra i colossi spagnoli. Ha pur sempre vinto cinque coppe dei campioni, diamine.

di Djorkaeff

La magia di Djorkaeff

Riflessioni in libertà dopo l’andata dei quarti di Champions. Rovesciata di Ronaldo. Bellissima, ma agevolata da beata solitudine. Ne ho viste tante. Perentoria come quella di Parola. Schioccanti quelle di Pelé, come quelle in Fuga per la vittoria. Nervose come quelle di Riva e Boninsegna. Eleganti come quelle di Cruijff e Van Basten e tante altre.

Anche Belotti ha tuonato meravigliosamente in bicicletta aerea. La più bella, perché anche più difficile da eseguire e per l’angolazione, per me resta quella di Djorkaeff alla Roma: 5 maggio ’97.

Shahter-Reak_M_2015_(10)

Luka Modrić

La razza padrona del Real. Ogni anno, parte così così ma quando sente profumo d’Europa diventa irresistibile. Galactico il centrocampo dei blancos. Con Modric, Casemiro, Kroos, più Isco che sa fare tutto: mezzala, trequartista, inventore dalla tecnica sopraffina. L’uomo in più di Zidane. Che, naturalmente, s’aggiunge al Fenomeno. E’ il campione che manca alla Juve per fare il salto di qualità in Europa. Allegri lo ha più volte richiesto. Sogno proibito.

Barcellona umano. Non è più travolgente, bello ed impossibile come nel recente passato. Ha Messi, ha Suarez, ha Piquet, ha Iniesta con pelo brizzolato. Ma gli manca l’universalità di un centrocampista unico al mondo: Xavi.

In compenso, va avanti con suerte. In questa Champions è Messi il bomber numero uno con 6 centri. Segue con 5 reti el señor Autogol. Sì, cinque autoreti a favore. Ed uno a testa per altri cinque blaugrana, gli ultimi due Suarez e Piquet. Vai coi culé. 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore