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Il ventre di Napoli
rivive con donna Matilde

di Mino Cucciniello

A distanza di circa due anni, Il Mattino, il quotidiano più importante del mezzogiorno d’Italia, torna al Teatro San Carlo per il premio Matilde Serao, che quest’anno è andato ad Azar Nafisi scrittrice iraniana ma di adozione americana.

Azar Nafisi e Alessandro Barbano

Azar Nafisi e Alessandro Barbano

A fare gli onori di casa il direttore del quotidiano Alessandro Barbano e da Rosanna Purchia sovrintendente del Lirico, coadiuvati da Massimo Garzilli direttore amministrativo del Il Mattino e dalla sempre sorridente ed elegante Emanuela Spedaliere, responsabile marketing del teatro.

Nel Palco Reale : il prefetto di Napoli Carmela Pagano, il Presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il Questore di Napoli Antonio De Iesu, l’Amministratore Delegato del Il Mattino Albino Majore.

image003-218x150La prima edizione del premio Matilde Serao, che ha l’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, l’anno scorso si tenne al Teatro San Ferdinando, per l’indisponibilità del Teatro Mercadante, invece quest’anno  è stato organizzato nella splendida cornice del Teatro San Carlo, che ha sempre ospitato le tante manifestazioni del Il Mattino, ad iniziare dalle indimenticabili serate degli anni cinquanta quando si teneva “Bontà di Napoli”, uno spettacolo al quale, nel corso delle varie edizioni, parteciparono tutti gli artisti più famosi in quel periodo del mondo dello spettacolo.

Claudia Marra ed Ermanno Corsi

Claudia Marra ed Ermanno Corsi

In quegli anni, e sino al 1962, la sede del Il Mattino era quasi dirimpettaia del San Carlo, perchè si trovava nella Galleria Umberto I.

E si accedeva da un portone che si apre nell’ex Vico rotto San Carlo, oggi piazzetta Matilde Serao, intitolato a colei che insieme ad Edoardo Scarfoglio, suo marito, fu la fondatrice della storica testata giornalistica che a marzo scorso ha compiuto centoventisei anni di attività.

Luigi ed Annie Grispello, Marosella Caprara

Luigi ed Annie Grispello, Marosella Caprara

In sala sono riuscito a vedere: Maria Di Pace, Enzo ed Annalisa De Paola, Mimmo ed Angela Iodice, Sergio Cappelli, Maria Pia Incutti, l’assessore Alessandra Clemente, Ambrogio ed Ida Prezioso, Gilda Roberti, Aldo Carnevale ed Anna Maria Braschi,  Carmine Arnone, Paola Milone, Stefania De Martino, Mico ed Alessandra De Berardinis, Marisa Reichlin, Gigi Mingione, Gianantonio ed Emma Garzilli, Miscenka Solima, Anna Paola Merone e Lino Ranieri, Alessandra Improta, Fiorella De Mennato, Donatella Longobardi e Gaetano Borrelli.

Carolina Rosi

Carolina Rosi

La Serao, donna dalle idee moderne soprattutto per quell’epoca, collaborò con Il Mattino sino all’inizio del secolo scorso, come ha raccontato Carolina Rosi, e la sua carriera giornalistica spesso andò a passo con la storia del Teatro San Carlo, che proprio in quegli anni ospitava i debutti di alcune delle opere più belle in assoluto del panorama della lirica, richiamando nella sala del Niccolini  tutta la nobiltà napoletana ed europea che veniva a visitare la nostra città, e queste serate mondanissime venivano recensite con piglio graffiante ma sempre con grande precisione dalla grande giornalista, che nell’ambito del Il Mattino aveva creato la rubrica dei I Mosconi.

Alessandra Improta e Maria Di Pace

Alessandra Improta e Maria Di Pace

Ed ieri sera se ci fosse stata donna Matilde si sarebbe proprio divertita dal momento che in sala c’era tanta tanta gente conosciuta come: Riccardo e Tullia Imperiali, Carla Travierso, Andrea Ballabio, Pasquale e Gabriella Esposito, Vittorio del Tufo, Ermanno Corsi, Valerio e Marosella Caprara, Ciro Cacciola, Cristina Cennamo, Claudia Marra, Titta Fiore, Sally Monetti con le due Iolande (mamma e figlia), ed ancora Gianni Lettieri, Luigi ed Annie Grispello, Corrado Ferlaino, Orazio e Sveva De Bernardo, Marcello De Luca Tamajo, Claudia Consiglio, Lucio Mirra e Marilù D’Auria, Carlo Franco, Gigi Di Fiore, Francesco ed Antonella Tuccillo, Luciana ed Enrica Ranieri, Alfonso Prisco.

Lina Sastri con una fans impegnata in un selfi

un selfie con Lina Sastri

Lo spettacolo tutto al femminile, e non poteva essere differentemente,  è iniziato con la brava Lina Sastri che ha letto alcune lettere contenute nel “Ventre di Napoli”, poi la parola è passata a Carolina Rosi che con una sapiente e calibrata conduzione ha presentato Grazia Schiavo, Rosa Feola, Carmen Giannattasio, tre eccellenze del bel canto vanto della Campania,  che dopo essersi esibite singolarmente incantando letteralmente la platea, hanno concluso il recital tutte e tre insieme, proprio come fecero i famosi tre tenori Pavarotti, Carreras e Domingo  alle Terme di Caracalla in occasione del loro concerto per i mondiali di calcio del 90, regalando un intensa ma allegra interpretazione della “tarantella di Rossini” accompagnate dall’orchestra del teatro San Carlo diretta da Maurizio Agostini.

Roberta Bacarelli e Gabor Szanislo

Roberta Bacarelli e Gabor Szanislo

Al termine del concerto, che ha visto anche la presenza del coro delle voci bianche, si è passato alla premizione di Azar Nafisi a consegnarle l’ambito premio , una scultura creata da Mimmo Palladino, due graziose bambine del coro.

La serata è proseguita nel foyer storico del teatro con una cena di gala, alla quale hanno partecipato circa quattrocento persone , anche qui tra i tanti amici ho incontrato: Mario e Francesca Mattioli, Iaia Casiere, Federica Spada, Marco Lops, Daniela Sabella, Piero Renna, Fabrizio e Gabriella Pallotta, Claudio e Gabriella Argenziano.

Marisa Reichlini e Gigi Mingione

Marisa Reichlini e Gigi Mingione

Ed ancora: Rossella Paliotto, Roberta Bacarelli e Gabor Szanislo, Alessandro e Francesca Amicarelli, Fiorella Cannavale di Lauro, Sal Da Vinci, Claudia Mirra ed Enzo De Martino, Cherubino e Simona Gambardella, Vincenzo Argenzio, Alfredo e Rossella Barone Lumaga, Salvino Sorrentino, Lucio ed Adele Barone Lumaga, Marinì Vicedomini, Patrizio Oliva, Lello ed Imma Pempiniello, e la esuberante Maria Rosaria Nessuno con un abito vintage di Valentino.

 

 

 

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