Silvana Pane

Silvana Pane

Architetto ma, soprattutto, amazzone e Giudice della federazione Equestre Italiana per la disciplina salto ad ostacoli.

natale-chiaudani-campione-italiano-ostacoli-2012

The show must go One (Chiaudani)

natale-chiaudani-tn

Natale Chiaudani

Una scia di tabacco fortemente aromatico si mischiava lieve con l’odore del mare di Napoli.

Natale (Chiaudani, fortissimo cavaliere italiano del salto ostacoli, olimpiadi, campionati, coppe delle nazioni…nel suo palmares), aveva appena acceso la sua pipa e uscito dall’albergo sul lungomare più bello al mondo, si incamminava verso Piazza del Plebiscito, in quei giorni sede di un evento speciale, un Concorso Ippico Internazionale! Il passo era il solito, stretto e veloce, per nulla infastidito dagli alti stivali, rigorosamente su misura e personalizzati per lui in un esclusivo pellame di coccodrillo autentico. L’elegante narcisismo di One (come viene chiamato da chi lo ama), mai velleitario, quella mattina gli consentiva di indossare la sua perfetta tenuta da gara, suscitando sorpresa e ammirazione dei napoletani. Gli stessi napoletani, che nel pomeriggio, al termine delle gare e all’ora dell’aperitivo, gli avrebbero chiesto autografi al bar Gambrinus (che splendido bar da concorso!).

579179_305433509527201_1496698695_n

Cavalli e Piazza Plebiscito

Qualche tempo prima, avevo letto un articolo su Il Mattino, che mi aveva lasciato fortemente perplessa. La neo eletta Presidente della Federazione Equestre Campana, Simonetta Cipriano, comunicava al giornalista e ai lettori, che voleva riportare la grande equitazione a Napoli, con un evento di portata internazionale e di fortissimo impatto, scegliendo una strada difficilissima, ovvero un concorso ippico in piazza e che piazza (Del Plebiscito), ma consapevolmente. Il fine era portare l’equitazione alla gente napoletana, nel centro cittadino. Scetticismo a palla! Da buona napoletana non sottovalutavo le enormi difficoltà a monte di questo evento, burocrazie comunali e regionali, nullaosta di soprintendenze ,logistica, trasporti, realizzazione campi e tribune, box e servizi vari, ma Simonetta non stava tanto bene …

Simonetta Cipriano

Simonetta Cipriano

Eppure mi era sembrata sempre donna concreta e pragmatica. Posillipina fortemente radicata, coniugava il suo senso filosofico di indulgenza napoletana con le origini di testardia nordica e pavesi, che affioravano sempre nel fare. Suo il detto “non faccio mai le guerre,se non so di vincerle”, che poi è un inno al pragmatismo più convinto. Ma, altro che guerra, qua sembrava di andare a Waterloo mica piazza Plebiscito, come avresti vinto, stavolta Simonetta? Evidentemente, ho sottovalutato! Se la Cipriano chiama, gli altri rispondono (e non fatevi abbindolare dal suo profilo facebook, dove dichiara che non ha mai lavorato nella sua vita, perché se è pur vero che non ha mai avuto remunerazioni economiche e compensi, secondo me ha lavorato tanto e specialmente in quella circostanza …)

Intorno al Grande Vecchio dell’equitazione (scusa Simonetta,non per età), confluirono tutti gli elementi del futuro successo della manifestazione: la Regione Campania (Presidente Bassolino), il Comune di Napoli (Sindaco Iervolino), la Soprintendenza ai Monumenti, la Federazione Equestre Internazionale, la Federazione Italiana Sport Equestri, e poi il Gruppo Naldi Albergatori, Grimaldi Armatori,e tanti innumerevoli sponsor del settore e il primo evento fu inserito nel calendario delle manifestazioni del Maggio dei Monumenti.

Il primo passo e che passo era fatto! Durante le mie frequentazioni equestri sui campi di tutta Europa (in quel periodo mia figlia Anna, giovanissima amazzone junior partecipava ad attività internazionale di squadra), venivo avvicinata da tanti famosi cavalieri,che conoscendo le mie origini napoletane (un napoletano vero non si nasconde mai al mondo), mi chiedevano notizie sul concorso di Napoli, sulla praticabilità dei campi, sulla localizzazione delle scuderie, sulla sorveglianza dei luoghi (ahimè la fama della nostra città non sempre è positiva). Dimostravano comunque fortissima propensione a partecipare all’evento sia perché dotato di un ricchissimo montepremio, sia perché Napoli è sempre Napoli e la sua bellezza attrae i più. Allora, senza più alcuna perplessità, io sfoderavo gli argomenti giusti e i più accattivanti. I campi sarebbero stati realizzati da Equiteria, il must delle sabbie silicee, le scuderie sarebbero state realizzate all’interno di Palazzo Reale e ben protette, show director della manifestazione il comandante Gargiulo (già organizzatore di concorsi famosi a Sorrento) e ciliegine sulla torta,un Direttore di campo, grande e indimenticato chef de piste, Marcello Mastronardi e come riferimento per i cavalieri, nientemeno che la stimatissima Frances Hesketh-Jones Triulzi, giudice e steward internazionale fra le più note.

sn

Stefano Nogara

Per il mio amico maresciallo Stefano Nogara (cavaliere dell’Aeronautica e vicentino doc,ma napoletano d’indole), invece bastarono le informazioni sulla strettissima vicinanza del concorso alle più famose pizzerie storiche napoletane. Stefano, che esce pazzo per la pizza, specialmente la Margherita, non si sarebbe perso il concorso per niente al mondo! Il fermento per la manifestazione aumentava anche per i cavalieri napoletani. Accanto alla formula a 4*, riservata alle super star della ranking mondiale, il comitato organizzatore aveva inserito anche una formula di tipo amatoriale a 1*, per consentire l’accesso anche ai normal-rider. E tutti avrebbero voluto accedervi! E poi come mancare al concorso nella propria città, sotto gli occhi di tutti i concittadini, compreso mamme, papà, zii, parenti, figli, amici e nemici. Se si fossero battuti all’asta i posti,ahimè per regolamentazione e disponibilità di box, limitati, si sarebbero raggiunte cifre elevatissime. Non ho invidiato gli organizzatori in quella fase, né i telefoni di Cipriano, Naldi, Gargiulo, e poi di Carla Ruggiero (che faticatrice Carla!) e di tutti quelli affogati dalla stessa richiesta: “Voglio esserci anch’io!”  E il giorno venne, ma questa è un’altra storia….. del prossimo racconto!

 

 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

10 pensieri su “The show must go One (Chiaudani)

  1. Simonetta Bellini Cipriano

    Non ci dimentichiamo del nostro grande Maurizio Marinella sponsor che oltre un supporto economico offrì alla Giuria le sue splendide cravatte e i suoi deliziosi cache col !!!

    Replica
    1. silvana pane

      bene hai fatto,simonetta a ricordarlo.marinella omaggiò la giuria,e anche di lui parlerò nella prossima puntata.non aver fretta ahhh.silvana

      Replica
  2. Stefania Cerino

    E la manifestazione di attività equestri integrate con il relativo workshop che grazie all’aiuto ed alla “pagmaticità” di Simonetta permisse ai cavalieri con disabilità di esibirsi in unoscenario da sogno, partendo dai primi passi, fino al volteggio, attacchi e free-style!

    Replica
    1. silvana pane

      aspetta pure tu stefy,come sei impaziente.tu sei stata una grande protagonista e forse da lì sono partite iniziative sportive e federali per i disabili,fondate su elementi scientifici,che tu cogliesti ante litteram

      Replica
  3. Giovanna Ragozzino

    Che bello!!!! Grazie Silvana! Aspetto con impazienza il seguito per continuare a rivivere un momento, per me, magico.
    ” IO C’ERO!”

    Replica
    1. silvana pane

      lo so giovanna,tu eri e sei un super giudice e c’era anche la tua bella figlia,perla.grazie a te

      Replica
  4. Mino Cucciniello

    Per due anni consecutivi Napoli ebbe un grande concorso ippico. Peccato che non si sia ripetuto più

    Replica
    1. silvana pane

      più di due mino,io direi quattro.per quattro volte gli organizzatori hanno sfidato le immani difficoltà,ma sono rimasti nella storia.con le situazioni attuali,oggi sarebbe mission impossible.

      Replica
  5. Roberto Bellotti

    Fra le tante emozioni, aggiungo quella di scendere di casa già vestito da Concorso perchè la Piazza è vicino casa di mamma, vedere le tribune stracolme durante il Gran Premio della domenica, concorrenti non napoletani che ti chiedevano di tutto di più, dalla sfogliatella di Pintauro alle cravatte di Marinella. Concorrenti Internazionali che vincevano già Gran Premi importanti ed altri concorrenti che divennero famosi dopo il Concorso a Napoli. E che dire di cavalli che, anche loro, ebbero una fama esplosiva dopo Napoli? Mi ricordo Asti Spumante e Lazzarone 4 , tedeschi DOC, ma italiani e partenopei di nome!!!! Ma sopratutto grazie al Presidente Regionale (Simonetta) l’avvicinamento a questo evento con il famoso “Small Tour Qulification”, che ci rese più maturi per l’importanza di questo evento”!

    Replica
    1. silvana pane

      vedi roberto,anche tu come one. e potremmo pure chiamarti altrettanto.ma devi farti gli stivali in cocco anche tu!

      Replica

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore