Angelo Vaccariello

Giornalista esperto di economia e Mezzogiorno Ora si occupa di marketing e comunicazione.

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Le grandi bugie sul Mezzogiorno

 di Angelo Vaccariello

 Ad agosto, dopo i dati Svimez, ricordate l’annuncio roboante di Renzi? “Il Sud è una priorità del Governo, però basta piagnistei”. Si parlò di un “piano per il Mezzogiorno” di ripristinare il ministero per il Mezzogiorno. Che fine ha fatto questo piano? Mistero. A conti fatti il Governo non destina che pochi spiccioli al Meridione. Vergogna.

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Renzi e Padoan

Sparisce la Tasi sulla prima casa; anticipo del taglio Ires; meno sconti per chi assume; il part-time negli ultimi due anni con un acconto sull’assegno previdenziale; canone Rai in bolletta; la spending review scende a 5 miliardi; misure per l’agricoltura. Sono queste le misure previste nella legge di stabilità annunciate oggi dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Non manca nulla? Provate a rileggere. Ma come? Non ricordate ad agosto, dopo i dati Svimez, l’annuncio roboante del primo ministro? “Il Sud è una priorità del Governo, però basta piagnistei”. E già da allora si parlò di un “piano per il Mezzogiorno”. Che fine ha fatto questo piano? Mistero. In tempo di spending review e di borsa stretta, il Governo non destina che pochi spiccioli al Meridione. Qualcosa sulle infrastrutture ma null’altro. Si parla di alta velocità fino a Reggio Calabria (se, se: aspettiamo) e di treni veloci fino a Bari (ok, questa volta non ridete: prima o poi succederà).

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In realtà la manovra cosi come è molto iniqua per la parte più povera d’Italia: il Sud appunto. Se, infatti, non si decide di intervenire in maniera netta privilegiando gli investimenti in quest’area sarà impossibile vedere il rilancio. La questione è semplice. Se per assumere un nuovo dipendente ho lo stesso sconto (500 euro al mese) al Nord e al Sud perché mai una nuova imprese dovrebbe decidere di investire in un’area con poche infrastrutture, pessimi servizi, alto tasso di criminalità? Ecco, queste cose le sanno tutti: sono i fondamentali di politica economica. Evidentemente al Governo qualcuno non lo capisce. Dare gli stessi soldi al Nord e al Sud equivale non darli per niente al Meridione. Da tempo chi scrive è contrario ad ogni forma di aiuto suppletiva per la ipertrofica classe dirigente del Mezzogiorno incapace di rialzare la testa da sola. Questa manovra, però, è una vera e propria presa in giro. Ah, mi fermo: altrimenti faccio troppi piagnistei.

 

 

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