di Adolfo Mollichelli

Bello di notte, il Napoli dipinge graffiti nella porta del Legia Varsavia. Dopo i cinque gol al Bruges, battuti i polacchi col più classico dei punteggi (2-0) anche se sta stretto. Due reti stupende, Mertens di testa, udite udite, e slalom sontuoso di Higuain: saltati tre uomini e palla nel sette alla sinistra di Kuciak, portiere di buon livello.

Prima vittoria esterna della gestione Sarri al debutto in Europa dopo tanta provincia. Può sorridere il tecnico toscano e anestetizzare la paura per il volo. Si conferma quale rivale per il primato nel girone il Midtjylland (prossimo avversario) dopo il netto successo (3-0) sul campo del derelitto Bruges.
È la serata dei sette cambi sette. Turnover massiccio rispetto alla formazione della notte di gloria contro la Juve. Gabriel per Reina, Maggio per Hysaj, Chiriches per Albiol, Valdifiori per Jorginho, David Lopez per Hamsik, Gabbiadini per Higuain, Mertens per Insigne.

Nella ripresa altri tre cambi: El Kaddouri per Mertens (72′), Higuain per Callejon (78′) ed esordio per Chalobah che rileva Allan (86′). Napoli due risponde presente e impone il gioco per buoni venti minuti prima di cadere in un tran tran infruttuoso, fine a se stesso. Eppure gli azzurri sarebbero potuti andare in vantaggio già nel primo tempo se il pelato Pazdan non avesse respinto sulla linea di porta la conclusione a botta sicura di David Lopez e se il portiere polacco non avesse respinto fortuitamente la conclusione di Gabbiadini. Bello il gol di Mertens che va sul primo palo sull’invitante cross di Callejon. Stupendo il raddoppio di Higuain sempre più uomo decisivo, sia che giochi dall’inizio sia che subentri per il colpo del ko.

Se volete, potete giocarvi 25, 4 e 3. Sono i numeri dietro alle spalle di Rezniczak, Lewczuk e Jodlowiec, i difensori polacchi messi in fila, come vagoni di un trenino impazzito, dal Pipita. Per chi ha qualche anno in più, un gol alla Vinicio.Il pericolo maggiore per Gabriel è venuto su calcio d’angolo, in seguito ad una improvvida deviazione di testa di Maggio (stavolta un cross, uno solo, l’ha piazzato).

C’era curiosità per questo Napoli due. D’obbligo un’osservazione: non si è notata la massiccia rivoluzione; vuol dire che tutti gli azzurri seguono con curiosità e disciplina gli insegnamenti di Sarri. C’era un osservato speciale: Valdifiori.

Il pupillo di Sarri, oscurato da Jorginho, al suo esordio in Europa ha giocato una partita di esemplare efficienza tattica riproponendo la sua candidatura a play maker della squadra, una risorsa sempre valida, non un giocatore troppo presto bocciato da critici impietosi e frettolosi. Sicuro, anche se poco impegnato, Gabriel. Il portierino è stato tra i protagonisti del Carpi dei miracoli.

Due parole su Allan: tignoso, combattente irriducibile, ma superficiale nelle conclusioni. Il brasiliano sosia di Sam Davis Junior ha sciupato due palle gol incredibili, la prima sbagliando a tirare sul palo del portiere, la seconda non cercando uno dei compagni che erano in paziente attesa a centro area. 

Questi due Napoli meraviglia, quello base è quello figlio di un turnover intelligente, promettono nuove meraviglie. Domenica sera, Sarri ed i suoi saranno in esposizione a Milano. Uno stand azzurro da visitare!

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