Adolfo Mollichelli

Adolfo Mollichelli

Giornalista. Ha lavorato con il Roma ed il Mattino. Ha seguito, tra l'altro, come inviato speciale cinque Mondiali, altrettanti Europei, nove finali di Campioni-Champions e l'Olimpiade di Sydney

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Scrivo anch’io? No, tu no…

di Adolfo Mollichelli

 Si riparte. Bentornato campionato, una volta il più bello del mondo. Però più internazionale. Grazie alle proprietà cinesi – ricordate lo slogan: la Cina è vicina? – di Inter e Milan che vanno ad aggiungersi a quelle americane di Roma e Bologna. E più spettacolare anche

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Aurelio De Laurentiis

Grazie agli uomini macchiette De Laurentiis e Ferrero che se recitassero in un cinepanettone altro che Lillo e Greg e Boldi e De Sica. In realtà Aurelio Primo la scena madre l’ha girata e con successo quando ha affrontato le rapide di un fiume della Val di Sole e saltellando poi e ritmando chi non salta juventino è.

Col volto della felicità per l’incasso monstre prodotto dalla vendita di Gonzalo il maialino che è tutto grasso che cola. Sul fiume. Come Mao. In risposta ai cinesi-milanesi. Siediti sulla sponda del fiume e guarda passare i cadaveri dei tuoi nemici

Adolfo Mollichelli

Adolfo Mollichelli

Aurelio Primo ha voluto fare di più: scendere il fiume contando novanta milioni di volte le facce stupite degli orfanelli del Pipita che un giorno all’improvviso forse capiranno che se uno ti vincola con una clausola rescissoria c’è poi il rischio (e/o la speranza) che qualcuno te la paghi e rien ne va plus.

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Sarri, il muto di Castelvolturno

Che grande Aurelio Primo che passa da uomo del fiume a prestidigitatore. Signori, ora vi faccio sparire decine e decine di giornalisti in un batter d’occhio. Invito chi mi pare e piace, gli altri restassero nella merda perché senza di me il diluvio. Il Re Sole del nostro calcio.

E zio Maurizio il proletario in tuta che tace, deve tacere.
Torna il campionato. Mentre è ancora lontano il gran finale della campagna acquisti e cessioni. E tutti si aspettano il botto ultimo. Tipo quello che ha sparato la Samp assicurandosi il belga Praet, fior di giocatore. Tutti a sentenziare: che noia questa Juve, vincerà a mani basse e tutte le altre stelle costrette ancora a guardare.

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Higuain

Bianconeri sempre più forti? Non lo so. Resta da vedere se il più Higuain annullerà il meno Pogba. Il Pipita sottratto al Napoli. Pjanic sottratto alla Roma. Ok, indebolite due dirette rivali. Ma resta da vedere come Allegri saprà gestire i rivali in casa: Dani Alves e Lichsteiner, ad esempio, e soprattutto le smanie del Pipita goleador che in casa Juve non sarà certo “titolarissimo” perché c’è un Mandzukic che è il più forte centravanti-mediano che ci sia in circolazione. Naturale che sulla carta il duo Higuain-Dybala ha pochi rivali al mondo.
Juve in pole, va bene. E poi?

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Milic

 

 

La Roma, il Napoli e l’Inter. Sullo stesso piano. I giallorossi hanno sì perduto il metronomo Pjanic ma hanno rinforzato la difesa con Vermaelen e preso un jolly come Peres dal Torino.

Il Napoli ha salutato Higuain bomber del record e qui ci sarà da vedere quanto mancheranno i suoi gol. Gabbiadini e Milic sono ottimi attaccanti. Senza più il Pipita saranno decisive le incursioni dei centrocampisti. Ne beneficerà Hamsik, senz’altro. Ottimo il tribolato acquisto di Zielinski che si era promesso al Liverpool. Il giovin polacco può agire da alter ego di Hamsik la cresta fedele e in caso di necessità anche da incursore di fascia.

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Frank de Boer

 

L’Inter è da temere. Perché ha dato il benservito a Mancini che nello scorso campionato ha cambiato formazione di partita in partita senza saper dare un’identità precisa alla squadra. Con De Boer preso in corsa il gioco non potrà che migliorare. E se ingrana il trio formato da Candreva (fortemente voluto da Mancini, va detto in tutta onestà), Icardi e Perisic, l’Inter potrebbe aspirare a qualcosa in più del piazzamento Champions.

Milan tutto da verificare. Con Montella in panchina godrà senz’altro del bel gioco. Non ha ceduto Bacca. E Niang si candida per la definitiva consacrazione. La lotta per non retrocedere, credo, vedrà coinvolte le tre promosse più il Palermo. Il Cagliari ha qualcosa in più di Pescara e Crotone.  Auguri all’arbitro napoletano Maresca promosso nell’organico di A. L’ho visto più volte in azione. Ha tutto per diventare internazionale.

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