di Antonello Grassi
La drammatica alternativa di Renzi: vincere o stravincere. Se passa il no il capo del governo diventa il leader del partito dei riformatori, un partito che può contare su un elettorato che, secondo i sondaggisti più pessimisti, raccoglie il 47 per cento degli italiani. E che presto o tardi, grazie alla stravaganza – diciamo così – del fronte opposto, andrà al governo del paese essendosi liberato della zavorra di partito
Se vince il sì, Renzi avrà infranto, pressoché da solo, un muro davanti al quale si sono dovuti fermare, con conseguenze devastanti per entrambi, Craxi e Berlusconi. Comunque vada, Renzi non sarà il solo vincitore della partita. Il risultato del referendum premierà anche il suo antagonista, Travaglio: che resterà per qualche tempo il punto di riferimento del fronte anti Renzi, così come Scalfari lo fu di quello che si oppose a Craxi e quindi a Berlusconi, ricavandone vantaggi in termini economici e di influenza.
A perdere in ogni caso sarà invece, come al solito, la sinistra Pd. Alla quale non è bastato perdere allegramente (con momenti esilaranti come lo sketch Bersani-Lombardi) la guida del partito e del governo.
Per la sconfitta definitiva occorreva un’occasione storica come quella fornitagli dal referendum, una sconfitta che sancisse in modo chiaro e duraturo la loro differenza, e la conseguente inadeguatezza al governo. Un’occasione presa al volo. Nel loro caso l’alternativa è tra perdere o straperdere.
Per dare – forse – un po’ di serenità all’Italia bisognerebbe vincere in modo tale da potere dire che almeno il 51% della popolazione ha votato a favore.
Ad esempio, vota il 90% degli aventi diritto (circa 47 milioni di persone). La popolazione complessiva italiana è di circa 60 milioni di persone. Dovrebbero votare a favore non meno del 70,93% degli aventi diritto al voto. Se non ho sbagliato i conti, ovviamente.
È mai successo che si sia recata alle urne una percentuale di votanti così alta?
Soprattutto, non credo che succederà il prossimo 4 dicembre. Troppe sono le persone che non votano per la Costituzione, ma votano o non votano solo per fare rimanere o cadere l’attuale governo Renzi.