di Mino Cucciniello
Torna La Traviata sul palcoscenico del San Carlo e subito il teatro si riempie in ogni ordine di posti per tutte e sei repliche tanto da dover esporre il tutto esaurito, costringendo la direzione, visto l’enorme richiesta di biglietti che sta pervenendo al botteghino, di aggiungere altre nove repliche a quelle 10 già previste dal 20 maggio prossimo per un totale di ben 19 rappresentazioni.
Nonostante la neve, il freddo e la gelida temperatura di questi giorni che però si addice al teatro d’opera rendendo ancor più romantico il recarsi al San Carlo, traviati dalla passione per la Traviata, nessuno ha voluto perdersi questo nuovo allestimento del capolavoro verdiano, tantissimi amici tra i quali ho incontrato all’entrata del teatro: Emilia Acquaviva, Maria Di Pace, Mitzi Di Salvo e Guido Paradisi, Paola Novelli.
Ed ancora: Alberto ed Enrica Sifola, Teresa Coscia Naldi, Claudia Sangiuolo, Anna Manna, Gino e Marisa Masolini, Massimo e Paola Tucci, Peppe e Paola Signoriello, Patricia Bacci, Carmen Cacace, Emanuela d’Amore, Bianca Bonaduce, Cinzia Biraghi, Carla della Corte, Paola Abbamonte, Luigi ed Annie Grispello, Antonio ed Annamaria Bassolino, Luciano e Silvana Schifone, Francesco ed Isabella Santoni.
Per il nostro Massimo, La Traviata è stata da sempre un titolo di grosso richiamo per il pubblico e qualche vecchissimo abbonato del teatro ancora ricorda una strepitosa edizione del marzo 1951 quando ad interpretarla fu Renata Tebaldi, in suo onore Pasquale Di Costanzo, il mai dimenticato sovrintendente del San Carlo, applicò personalmente sul grande sipario rosso tante camelie bianche, il fiore preferito di Violetta la protagonista dell’opera tratta dal romanzo la Signora delle Camelie di A. Dumas.
Inutile sottolineare il trionfo che ottenne il grande soprano, che sebbene già era apprezzatissima da parte del pubblico napoletano, con questa sua interpretazione divenne regina incontrastata del San Carlo, che l’aveva accolta con tutti gli onori, da quando in seguito alla grande rivalità con Maria Callas, aveva rotto ogni tipo di rapporto professionale con La Scala di Milano affermando in modo sprezzante che era evidente che “due galline di razza non potevano stare nello stesso pollaio…”
Dopo questa magnifica edizione ripresa anche nel 1952, La Traviata è andata in scena sul palcoscenico del lirico napoletano centinaia di volte. Il nuovo allestimento ha avuto come protagonisti Maria Mudryak, Vincenzo Costanzo, Vladimir Stoyanov e Giuseppina Bridelli, le scene sono di Ezio Frigerio e la regia di Lorenzo Amato inoltre si è valsa della partecipazione straordinaria di Giuseppe Picone per il ballo delle zingarelle.
A dirigere l’orchestra sancarliana il maestro Daniel Oren, altro beniamino del pubblico napoletano, che lo ricorda sempre con affetto, sin da quando nei primi anni ottanta, fu direttore stabile dell’orchestra del San Carlo, ed anche questa volta è stato applaudito calorosamente dal foltissimo pubblico.
Tra i tanti sono riuscito a vedere Francesca Frendo e Carla Travierso, sempre più impegnate a seguire i futuri successi del teatro, ed ancora Roberta Bacarelli e Gabor Szanislò, Cristina Cennamo, Donatella Longobardi, Fiorella Cannavale di Lauro, Carlo Guardascione e Barbara Magistrelli, Diego ed Amelia Pacella, Bruno Piantedosi, Ada Maddaloni, Stella Leonetti, Claudio e Teresa Lamberti, Dora Cirielli, Paola Carbone, Aldo Carnevale ed Annamaria Braschi, Francesco e Bitti Tommasini.
Ma non è tutto, ho incontrato anche: Carolina Sallustio, Nucci Giustino, Maria Rosaria Alfano, Alessio Visone, Riccardo e Francesca Verde, Mario Rusciano, Raffaella Monetti, Fabio Pignatelli, Marco Fedeli, Gabriella Giglio, Enrico Tellini, Giovanni e Paola Cavallo, Paola Rotella, Federica Cordova, Lucia Vito e Maria Rosaria Nessuno tutta in bianco probabilmente ispirandosi alla nevicata mattutina.
Nel palco reale con la sovrintendente Rosanna Purchia e la responsabile marketing Emmanuela Spedaliere anche il sindaco De Magistris con la moglie , l’ambasciatore del Brasile presso la Santa Sede Mendocha e l’assessore Fortini.