di Adolfo Mollichelli
So’ cose ‘e pazzi. Il trio Oni-Ini-Oni (Meloni-Salvini-Berlusconi) che suscita ilarità. Ma l’avete visto il Cavaliere che mima il Salvini che legge e che poi dice agli alleati (?) andate che chiudo io e parla di democrazia violata dai pentastellati? E gli occhi da folle del braccio destro di Gigino (Di Maio) che ride sempre e non saprei che cosa c’è da ridere. Con un mondo impazzito e chissà fino a quando durerà. Fino al trumputin o putintrump! E forse il meno folle è proprio Kim jong-un (due, tre). La tragedia del popolo siriano Quei fanciulli dal volto sfregiato dal terrore. E tu immenso Fedor (Dostoevski) che sostenevi che nessun ideale vale le lacrime di un bambino tormentato senza colpa.
E sui social di che cosa si parla, quale l’argomento che tiene banco? ‘O pallone! La Roma che ha eliminato il Barcellona. La Juve che è stata eliminata dal Real Madrid. La rabbia che ha generato le Buffon(ate). Soloni che imperversano. Poesie dedicate a sfregiare l’uomo Gigi (Buffon, non Di Maio). Tifosi contro. Cioé: malati. Tifo, dal greco tufos che significa torpore. Della mente.
Cerchiamo di mettere un po’ d’ordine. La reazione emotiva ci sta tutta se prendi un gol che t’impedisce di giocare i supplementari. Tecnicamente, la Juve avrebbe meritato di giocarli.
Douglas Costa aveva ridicolizzato Marcelo che sembra Ficarra. Mandzukic aveva sovrastato Carvajal. Segun mì parecer, il rigore c’era. Come c’era quello su Cuadrado – e non concesso – agli sgoccioli della gara d’andata. Arbitro inglese in confusione, comunque. Ha concesso il penalty e non ha espulso Benatia. Baraonda finale. Buffon che imita Grillo e rosso. Poi, las palabras. E qui non ci siamo. Buffon è andato oltre il lecito.
La sfuriata sarebbe stata catalogata nell’ambito di una comprensibile incazzatura, se avesse detto: ho perduto la testa, ho considerato un’ingiustizia andare fuori così dopo una partita giocata più che alla pari con i campioni in carica, chiedo scusa a tutti.
Ed avrebbe anche potuto aggiungere questo concetto: nelle sfide andata e ritorno sarebbe bene che fossero designati arbitri di provata esperienza. Punto.
Come quello dell’andata che espulse Dybala con severità esagerata. Col Real e a Madrid in particolare sono sempre successe cose strane, troppo spesso. In pochi hanno rilevato l’anomala presenza in panchina nel finale di Ramos. Che era squalificato e non sarebbe dovuto stare lì. Autore di un siparietto – meglio definirlo sfottò – con Allegri nel momento culminante del finale travolgente.
Ramos che dice: el penalty es claro. Allegri che con signorilità replica: non tanto claro, grigio. Nessuno degli arbitri presenti al Bernabeu ha annotato l’anomalìa e Ramos potrà regolarmente essere in campo nelle semifinali con il Bayern. Esto sì, que es claro. Il Bayern, già.
Che nella scorsa edizione della Champions, con Ancelotti in panchina, subì due gol in fuorigioco di Ronaldo e l’ingiusta – fu definita comica – espulsione di Vidal. Chissà quali saranno i fischietti che Collina designerà per la doppia sfida etichettata come finale anticipata. Come se Roma e Liverpool fossero fastidiosi contorni. Ah! el miedo escenico
Sei un fenomeno. Un vero fenomeno.
Ci vorrebbero solo giornalisti come te e Gino Palumbo
Grande
Fenomeno. Tu e Palumbo i più grandi
Sei un fenomeno il migliore giornalista di Italia
Fenomeno ma non scrivi più?