di Mino Cucciniello
Quando il vecchio Luna Parc andò via dagli spazi della Villa Comunale in viale Dohrn, per i ragazzini dei primi anni anni 60, che erano assidui frequentatori, fu un duro colpo, perché il parco giochi, sebbene non molto grande, si trovava in pieno centro della città, pertanto lo si poteva raggiungere comodamente a piedi in qualsiasi momento, ed inoltre era vicino anche a tante scuole quindi comodissimo come passatempo quando si marinavano le lezioni.
In Villa Comunale c’erano le montagne russe, la ruota panoramica, le macchine tozza tozza, il labirinto oltre alle tradizionali giostre, ma niente di tutto ciò fu paragonabile a tutte le nuove attrazioni che furono installate nella nascente Edenlandia, che aprì sui terreni della Mostra d’Oltremare.
Sui terreni che si estendono tra Viale Kennedy ed il vialone da dove si accede anche allo zoo ed al Teatro dei Piccoli, spazi che già erano stati destinati a simile utilizzo quando venne costruita la Mostra, poi in seguito agli eventi bellici, che danneggiarono seriamente il complesso fieristico, il progetto fu accantonato per essere ripreso e finalmente realizzato nel giugno del 1965.
Con Edenlandia, Napoli fu dotata di uno dei maggiori o forse l’unico tra i più importanti parchi giochi specializzato nell’ambito del settore in Italia.
Ovviamente il successo non si fece attendere perché richiamò subito migliaia di frequentatori, grandi e piccini, ai quali si aggiunsero anche molti turisti provenienti da un po’ tutte le altre regioni, che venivano in città per trascorrere una giornata in allegria negli spazi della Mostra a Fuorigrotta.
Nell’agosto del 1975 Edenlandia fu parzialmente distrutta da un incendio, ma ben presto tornò più bella ed accogliente che mai anche con nuove attrazioni ed il suo successo continuò inalterato sino a metà anni ottanta , ospitando varie generazioni di piccoli frequentatori che non vedevano l’ora che i loro genitori soprattutto la domenica li portassero nel parco giochi della Mostra.
Era il premio più ambito, quelle ore ad Edenlandia spesso rappresentavano la ricompensa di un bel voto o di essersi comportati bene e di essere stati davvero bravi tutta la settimana.
Poi, per Edenlandia, iniziò lentamente una stagione non felice, anche per la concorrenza provocata dall’apertura di un parco simile in Lombardia, che la condusse purtroppo al fallimento, ma nonostante questa triste “condanna” continuò a restare aperta sino alla fine del 2012 grazie anche alla società che la gestiva che fece di tutto pur di salvare questa bellissima realtà che aveva fortemente voluta e creata, purtroppo non fu così perché agli inizi del 2013 fu chiusa definitivamente.
Dopo tutta una serie di procedure burocratiche che più volte hanno ritardato la riapertura ,grazie alla società New Edenlandia di Gianluca Vorzillo, finalmente il grande parco giochi di Fuorigrotta ha riaperto i suoi battenti. La ristrutturazione è stata curata da Giuseppe Klain e se ancora non tutto è pronto certamente lo sarà al più presto, perché si attendono altre autorizzazioni per far ripartire altre attrazioni come ci informa l’addetto stampa Valeria Valerio.
Alla festa d’inaugurazione sono accorsi circa cinquemila persone, molte di queste erano dei nostalgici che volevano ritornare in quei luoghi che li avevano visti giovani se non bambini, pertanto sin dalle prime ore della sera hanno letteralmente affollato i viali per poter rivedere i loro vecchi giochi ma anche per gustare nuovamente, nonostante la chilometrica fila, le mitiche graffe.
Tra mamme, papà, nonne, zie, bambini e carrozzini al seguito sono riuscito a vedere: l’assessore Alessandra Clemente, Lele Lettieri con la figlia Emma e la nipote Ginevra Lettieri, Fabio Ummarino, Luisa de Falco, Patrizio Oliva, Desirèe Klain, Salvio Parisi, Francesco Paudice e Beatrice Sangiovanni.
Ed ancora: Carla Travierso, Alessandro e Francesca Amicarelli, Anna Maria Ziccardi, Umberto de Gregorio, Toli Senese, Carmine e Francesca Arnone, Fiorella Cannavale di Lauro, Nicola Graziano Maurizio ed Ida Garruti, Massimo Vernetti,, Nanni Resi, Enzo e Caterina Lanzotti. ed anche Maria Rosaria Nessuno che non si è sottratta a nessuna fila pur di riappropriarsi delle varie attrazioni nuove e vecchie già in funzione.