Adolfo Mollichelli

Adolfo Mollichelli

Giornalista. Ha lavorato con il Roma ed il Mattino. Ha seguito, tra l'altro, come inviato speciale cinque Mondiali, altrettanti Europei, nove finali di Campioni-Champions e l'Olimpiade di Sydney

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La farfalla col mitra

di Adolfo Mollichelli -

E’ come il caveau della banca più ricca del mondo. Per nome ha scelto una sigla che sa di bus circolare: CR7. E’ bello, alto, impettito, muscoloso e si diverte a giocare al pallone come pochi. E’ tutto esageratamente extralarge nel mondo reale, che appare virtuale, di Cristiano Ronaldo da Funchal, santificata grotta dell’isola di Madeira. Dati scientifici alla mano dicono di lui che sia un fenomeno.

 indexNel senso che ha 33 anni come Cristo quando fu messo in croce. Ma in realtà è come se ne avesse dieci in meno. E insomma potrebbe chiamarsi anche CR23. Le sue città: Lisboa antigua, Manchester (sponda United) di cui Oscar Wilde disse: vorrei morire a Manchester perché così la dipartita sarebbe meno dolorosa; poi Madrid seis meses de invierno y seis meses de infierno (e pure una caterva di Campioni/Champions) e infine Torino che è squadrata come la capitale madrilena ed è pure città misteriosamente diabolica. Cristiano si chiama Ronaldo perché Dinis, il suo papà, magazziniere, morto alcolizzato nel 2005, era un fans di Reagan e in tempi trumpiani a pensarci bene  non è che avesse torto.

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Adolfo Mollichelli

‘A mamma è semp ‘a mamma. E la signora Maria Dolores dos santos Aveiro, impiegata del comune di Funchal, è la mamma speciale e centro di gravità permanente di Cristiano, ultimo di quattro figli (Eva, Liliana Carla e Hugo). I tempi erano grami e poiché restò incinta, non volendo, fece di tutto per abortire ma non ci riuscì. E poi dicono che Eupalla non esiste. Fu la volontà di Dio, racconterà la signora Dolores. A conferma che anche lassù il calcio conta.

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Ronaldo oggi, non più mingherlino

Venne su mingherlino, pelle e ossa, e fu spesso vittima di ragazzacci bulli – sono sempre esistiti – che scorrazzavano sulla strada stretta e in salita della Quinta do Falcao dove Cristiano abitava. La sua vendetta è col pallone tra i piedi. Nessuno osa sfotterlo e tutti lo vogliono in squadra. Lo chiamano la farfalla col mitra.

E comincia a svolazzare per lo Sporting a 12 anni. Lui a Lisbona, mamma Dolores che lo guida da Funchal. Pallone e donne, tante che si fa fatica a ricordarle tutte, e chiamalo fesso. La notte in piscina, a luci rosse, di Manchester resta nella mente di Florentino Perez quando decise di portarlo a Madrid. Tant’è che decide di assegnargli una decina di guardie del corpo. Con risultati scarsi. Finché non interviene mamma Dolores che dice basta e che sceglie come nuora ideale Georgina Rodriguez, ex commessa di Prada e modella.

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Con mamma Dolores e Georgina, Cristiano Ronaldo è arrivato a Torino. Con il suo aereo privato, naturalmente. Un giorno prima della presentazione ufficiale nella casa della Juve che è alla Continassa e poco ha da invidiare ai centri sportivi più in.

Nel corso della rueda de prensa con oltre duecento giornalisti accreditati da tutto il mondo s’è scoperto un CR7  che non conoscevamo. Risposte intelligenti, anche a domande stupidine, voglia di ironia, la certezza di volere e potere riscrivere un altro capitolo della sua storia infinita in bianconero.

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Tutti insieme appassionatamente per la foto di rito

 

Per la gioia degli juventini e per il fiele travasato sui social dagli anti-juventini di tutto il mondo, uniti. Una su tutte: Ronaldo è atterrato a Torino, rigore per la Juve. Da notare la finezza di Andrea Agnelli che ha lasciato il centro della scena al campione portoghese. S’è presentato solo per la foto di rito con maglia numero sette. Quanti altri presidenti avrebbero resistito alla tentazione di sedere vicino al campionissimo e parlare, parlare, parlare? tanti.

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L’esordio di CR7 avverrà a Villar Perosa, tradizionale prima uscita di tutte le Juve. Che cosa potrà dare ai bianconeri la presenza di uno dei più forti calciatori del mondo è materia di discussione.

Chiaro l’intento della Zebra di tentare di vincere la Champions, sfuggita negli ultimi tre anni, due finali proibitive: con il Barcellona ed il Real. Resta da vedere come Allegri gestirà il campionissimo che vuol giocare sempre. Ad Allegri piace cambiare volto alla sua squadra di partita in partita e durante lo stesso match. Credo che dovrà fare di necessità virtù: Lui più altri dieci. Magari potrà regalargli la standing ovation dopo due, tre golazos.

Benvenuto in Italia CR7 e ringrazia quel buon ragazzo di Cuadrado che t’ha dato il suo numero di maglia. Meglio donare che ricevere, ha detto il colombiano riccioluto. E se avesse avuto un’indennità?

 

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Un pensiero su “La farfalla col mitra

  1. Filipo

    Articolo elegante, preciso e condivisibile. Solo il finale non mi è piaciuto: insinuare il dubbio sul gesto di Cuadrado, uno dei giocatori più umili e generosi, buono e conciliante cattolico credente e praticante. La forza della Juve passa anche da calciatori e uomini come Juan Guillermo Cuadrado.

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