di Mino Cucciniello
La dama di picche di Cajkovskil ha inaugurato la nuova stagione, titolo interessante che non veniva proposto sulle scene del lirico napoletano da quindici anni, e non di forte richiamo sul pubblico .
Nonostante le tristi impalcature che da ben cinque anni negano la bellezza neo classica delle facciate e dei portici quest’anno la Direzione del San Carlo per ovviare a questa incresciosa situazione e dare un tono festaiolo alla serata inaugurale, ha provveduto a fare installare dei fari che hanno dato maggiore luce ed inoltre ha anche organizzato un simpatico benvenuto agli spettatori con un gruppo di bravissimi acrobati su dei trampoli che hanno accompagnato man mano che arrivava il pubblico fin sotto allo scalone d’ingresso.
Ad accogliere gli spettatori con i carabinieri in alta uniforme Rosanna Purchia sovrintendente uscente ,elegantissima con un abito di pizzo blu intervallato da grandi fasce di seta, e da una strepitosa e luccicante Emanuela Spedaliere , responsabile dei rapporti istituzionali e del marketing, in black and white di paillettes .
Tra i primi a varcare l’entrata del San Carlo la principessa Beatrice di Borbone- Due Sicilie , il prefetto di Napoli Carmela Pagano, il procuratore di Napoli Giovanni Melillo, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, Federica de Gregorio Cattaneo di Sant’Elia , Generoso Di Meo, Michele Lignola, Mariano Bruno ed Adele Pignata, Roberta Costa Buccino Grimaldi Francesco e Bitti Tommasini Mattiucci, Francesco e Pina Amarelli, Massimo ed Olimpia Moschini, Francesco ed Isabella Santoni, Luca e Giovanna Moschini, Anna Manna, Bianca Bonaduce, Toto e Teresa Naldi, Sergio Cappelli, Januaria Piromallo Capece Piscicelli, Gabriella Ferrari Bravo con il marito Gennaro Matacene, Randa Ghattas ed ancora Federico Monga, Ciro Fiola, Ciro Verdoliva, Antonio ed Annamaria Bassolino, Mario Rusciano, Michele Fortunato e Benedetta de Falco, Bianca D’Angelo.
Nel palco reale con il nuovo sovrintendente Lissner finalmente tutti in smoking ad eccezione , come da sua consuetudine, il sindaco Luigi De Magistris accompagnato dalla moglie Maria Teresa.
Al contrario della Scala di Milano che ha addobbato il palco reale con una grande composizione floreale nella sala del San Carlo non c’era un minimo di addobbo essendo il teatro già in se e per se ricco di ori e di velluti rossi sovrastati dall’imponente stemma borbonico che proprio quarant’anni fa ritornò a splendere dopo che era stato ricoperto con i colori di casa Savoia in seguito all’Unità d’italia avvenuta nel 1861.
A ridare la vecchia identità allo scudo borbonico fu il compianto ingegnere Paolo Martuscelli che nel 1979 essendo sovrintendente alle opere pubbliche seguì i lavori di restauro affidati all’impresa Pa.co. Il San Carlo per i lavori in corso effettuò la sua stagione sinfonica di autunno al Teatro di Corte mentre l’inaugurazione della stagione lirica fu spostata a dopo Natale e si tenne con l’opera il Duca d’Alba.
Gli spettatori che parteciparono alla prima di quella sera rimasero tutti con il naso all’insù incantati dal ritrovamento dello stemma borbonico che come in seguito racconterà Alfredo Pacifico la scoperta avvenne per caso poiché mentre i suoi collaboratori erano intenti a ripulire lo stemma sabaudo si accorsero che sotto quella pittura c’erano i colori borbonici e non come erroneamente raccontano che fu a causa del terremoto del 80 che invece non procurò danni al teatro.
Con la stessa trance di lavori, i primi effettuati al San Carlo dal dopo guerra, fu creato il golfo mistico movibile e poi vennero tolte tutte le moquette dal teatro.
Nella sala del Massimo napoletano fu montato il parquet mentre nei corridoi ricomparvero i marmi e fu sostituito anche il sipario di velluto rosso, che tuttavia per un guasto la sera della prima non funzionò pertanto si dovette ricorrere al siparietto colore ocre. Nella sala del Massimo napoletano fu montato il parquet mentre nei corridoi ricomparvero i marmi e fu sostituito anche il sipario di velluto rosso, che tuttavia per un guasto la sera della prima non funzionò pertanto si dovette ricorrere al siparietto colore ocre.
Ma torniamo all’ inaugurazione di quest’anno, che ha visto tra platea e palchi tutto un luccichio di gioielli e di paillettes con finalmente tanti signori in smoking.
Non c’erano politici ne tanto meno grandi nomi dello spettacolo ma c’era invece tutta la bella e buona borghesia napoletana la classe dirigenziale , capitani d’industria, professionisti e notabili non secondi a nessuno che hanno formato un vero parterre de roi .
Tra i tanti c’erano Lino Ranieri ed Anna Paola Merone, Giuseppe Borselli e Fernanda Speranza, Riccardo e Francesca Verde, Cherubino e Simona Gambardella, Enzo e Caterina Lanzotti, Gino Masolini, Giancarlo ed Alessandra Cangiano Gigi Mingione, Carmen Cacace, Maria Teresa Ferrari, Massimo e Paola Tucci, Mariolina Farina, Giorgio Nocerino, Marta Catuogno, ed ancora Francesco e Patrizia Curcio, Aldo Carnevale ed Annamaria Braschi, Nicoletta Amato, Imma e Lorenza D’Elia fra questi alcuni attori: Veronica Maya e Patrizio Rispo.
Nell’unico intervallo nel foyer addobbato con corbeille natalizie ed illuminato sapientemente con luce da atmosfera sono riuscito a vedere le bellissime ed elegantissime Francesca Frendo, Carla Travierso , Rossella Ferrara e Roberta Bacarelli con il marito Gabor Szanislo, Anna Sommella, Giuseppe Sito, Carmen Cacace, Paolo Trapanese, Patrizia Bacci, Gigi Grilli, Federico e Chiara Tammaro, Maria Pia Incutti, Chiara Reale, Massimiliano Cerrito, Patrizia De Mennato, Maurizio ed Ada Maddaloni, Gabriella Giglio, Luciano Fiorito, Cinzia Biraghi, Alessio Visone, Dario e Gabriella Cecere, Rosaria Uricchio, Giuseppe e Roberta Caccavale, Titta Fiore.
Ed ancora Fiorella Cannavale di Lauro, Claudio Lamberti, Gianfranco e Maura Tornaturo, Giovanna Carrillo, Gaetano e Donatella Borrelli, Peppe e Paola Signoriello, Giuseppe Di Pasquale, Francesca Coccoli, Mark Fedele, Mauro e Giusi Ferrazzani, Momina Condorelli, Carmine Arnone, Laura Trisorio, e Maria Rosaria Nessuno avvolta da un ampia stola di visone.
La Nessuno per precauzione si era portata una mantellina di cellophane per proteggere la sua pelliccia da eventuali lanci di uova da parte di contestatori come è avvenuto purtroppo in varie occasioni, ma ieri sera con i politici mancavano anche gli scioperanti!