di Mino Cucciniello
Prendendo spunto dalla tradizione delle mie feste ho provato a raccontare la mia città da un’angolazione particolare. Quella della notte. La Napoli di chi esce la sera, di chi ha frequentato più o meno abitualmente night, locali, teatri, circoli cittadini. Quella Napoli by night, sotto certi aspetti, ineguagliabile ed impareggiabile, quella generazione venuta dopo Pupetto di Sirignano, Bubù Buccafusca, Mario D’Urso, napoletani cittadini del mondo che potevano cenare una sera a casa di una principessa o una regina e il giorno dopo ritrovavi a mangiare in riva al mare al Borgo Marinari
Ho raccontato una Napoli passata da casa mia, amici di sempre e di una vita. Al di là delle feste di compleanno tra le serate più importanti certamente ricordo le tante Vigilie di Natale che si sono sempre svolte in una calda e magica atmosfera come si conviene alla notte più importane dell’anno culminando a mezzanotte quando tutti i presenti in processione accompagnano il Bambinello appena nato sul presepe. Ed anche in questa caso, ormai, c’è una tradizione nella tradizione: la delegata a portare Gesù Bambino, da anni è Angela Lucignano, la più “giovane”.
Ma noi festeggiamo il sacro e il profano. Altre serate che si ripetono da anni, infatti, sono quelle organizzate per la conclusione del Festival di Sanremo che, tra l‘altro, spesso coincidono con la fine del periodo carnevalesco.
Fiori e canzoni, il nostro “sanremo famosi” hanno sempre avuto l’apporto dell’istrionico Massimo Tucci, che una ne fa e cento ne pensa coinvolgendo i presenti, appassionati della rassegna sanremese, tanto per dirne una, con pronostici e scommesse su quale sarà la canzone vincente.
Insomma una gara nella gara, un modo per ridere e scherzare insieme. Ovviamente al vincitore viene conferito un premio a patto di pagare un pegno ogni anno, una incombenza inflessibile. Ed è sempre una divertente sorpresa.
E sempre Massimo Tucci, che nella vita è un apprezzato ingegnere, per anni è stato il masto ‘e festa delle domeniche pomeriggio, quando un gruppo di amici si riuniva da me per trascorrere in allegria qualche ora con giochi tipo: il cartellone con la frase matta, il numero dei fagioli contenuto in un contenitore ed altri tutti copiati da una famosa trasmissione televisiva di Raffaella Carrà.
Mancava la Carrà ma Tucci non la faceva di certo rimpiangere. Tutt’altro. La serata prevedeva, dopo la classica pizza, a mezzanotte in punto un piccolo karaoke che come sigla di chiusura aveva la classica, immancabile “Che domenica bestiale” di Fabio Concato.
Ma poi casa mia è la casa dei compleanni. Ricordo quelle di Annalisa De Paola, dove oltre naturalmente al marito Enzo, c’erano Silvia Verdone, Geppi Di Gennaro, Gino ed Ornella Pomicino, Raniero e Pina Coletta, Maria Di Pace, Giovanni Cafiero ed Annalisa Izzo, un’allegra comitiva che al momento delle candeline improvvisò uno spettacolare girotondo per la festeggiata.
E la serata della stella fra le stelle a Maria Di Pace? Addobbai la casa con stelle con la sua foto, a mantenere gli addobbi sparsi per tutta la casa erano dei nastri rosa sostenuti da grandi nodi d amore creati con del tulle azzurro ed attaccati al soffitto, un bel colpo d’occhio!
Per la torta scelsi la canzone di Peppino di Capri: Evviva evviva Maria! con la quale aprimmo anche le danze.
Anche i primi cinquanta anni di Franco Rendano sono stati festeggiati da me. Il compleanno di Franco coincise con una prima al teatro San Carlo, ed allora prima tutti a teatro e poi a festeggiare insieme a casa mia.
Le cene dopo San Carlo sono state da sempre una costante delle mie tradizioni, tra le tante ricordo quella quando il nostro lirico essendo chiuso per lavori di ristrutturazione organizzò un grande concerto diretto da Zubin Mehta in piazza del Plebiscito. Un grande serata di musica e mondanità che certamente andava festeggiata perciò io e mia madre decidemmo di invitare dopo lo spettacolo a cena da noi alcuni amici presenti in piazza.
Tra i tanti intervenuti c’erano : Giuliana Gargiulo in compagnia di Carla Fracci e Beppe Menegatti, Enzo ed Annalisa De Paola invece con Lina Sastri oltre agli habituès sancarliani come Maria Di Pace, Emilia Acaquaviva, Mitzi Di Salvo e Guido Paradisi, Mario ed Antonella Liotti, Santina Improta, Nenè Correra, Paola Cozzi,Giovanni Cafiero, Nuzzi Rotondo, Peppe Gambardella, Annalisa Izzo, Nicola e Daniela De Leva, Rossella Baldari, Massimo e Paola Tucci, Pasquale e Virginia Santoro e tantissimi altri ancora.
Ogni occasione piacevole che mi si presentava è stata sempre un buon motivo per organizzare una serata ed ospitare di volta in volta i tanti amici. Così nel corso degli anni ci sono state moltissime serate: da quella in onore del grande Enzo Cannavale a quelle per festeggiare i ritorni in città di Lalla Giovene, Lella Feluca, Patrizia Boccia ed ultimamente anche quello di Mavì Cuoghi, non sottraendomi ad ospitare anche la prima comunione di Alessandra Masolini e la laurea di Angela Lucignano.
Insomma una casa per ogni stagione, come si usa dire. Anche l’addio al mondo del lavoro (perché io ho sempre lavorato in banca…) ho festeggiato invitando tutti a casa mia.
E naturalmente, tra i tanti motivi di riunire gli amici, non potevano mancare il più classico degli appuntamenti, quello dell’ultimo dell’anno.
Ne voglio ricordare uno particolare, quella del 2013 quando le telecamere di Rai Newz si collegarono da casa mia, una serie di collegamenti fra Londra, Dubai e Napoli, per gli auguri del nuovo anno.
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