di Gianpaolo Santoro
Ma ve la ricordate, felice, sorridente, raggiante fare passerella al parlamento iraniano per “celebrare” il giuramento di Rohani, per ossequiare come ministro degli esteri dell’Unione europea un regime, una dittatura dove sono quotidianamente calpestati i diritti civili, dove le donne stanno ancora non uno ma due passi indietro, dove i fondamentalismi imperversano, dove l’integralismo religioso e la politica si fondono e si confondono? Ve la ricordate fare selfie su selfie, come una reginetta, felice e contenta di essere andata a festeggiare la “democrazia” più avanzata del Medio Oriente, il perno della pace, un modello da seguire? Del resto non era stata lei l’alfiere della trattativa del folle accordo nucleare con l’Iran (per farsi una idea sarebbe come portare uno sciacallo affamato in un cimitero) che gli Stati Uniti di Trump hanno mandato all’aria perché “imbarazzante”?
Bene: dov’è miss Pesc in questi giorni dell’ira e del sangue di Theran, con la gente in piazza che protesta contro un regime corrotto e malato che ha affamato una intera popolazione, dov’è il ministro di questa Unione Europea senza anima e senza linea politica, in quale sede ha fatto sentire ha fatto sentire la sua voce, quale iniziativa ha intrapreso?
In Iran non si fermano le proteste antigovernative: 12 morti, non meno di 300 gli arrestati tra Teheran, Izeh e Arak, guerriglia in quasi tutto il paese: eppure lady Mogherini assiste in silenzio a questa che assomiglia sempre di più ad una rivoluzione con i dimostranti che nelle ultime ore hanno preso di mira stazioni di polizia e caserme…
Una ragazza iraniana senza il velo che sventolava il suo ‘hijab’ bianco in una strada affollata presto diventata il simbolo della rivolta (partecipava alla campagna ‘WhiteWednesdays’) è stata presa di peso e fatta sparire.
Un grido di protesta nella protesta. Ma queste, si sa, sono battaglie che non hanno mai entusiasmato la Mogherini. Anzi. Miss Pesc non ha mai rinunciato al velo nelle sue visite in Iran, tutt’altro: lo ha sempre indossato con vanitosa fierezza. Mai è stata sfiorata che l’Occidente volesse essere rappresentato da una donna libera, a capo nudo, non soggetta ad alcuna imposizione.
Federica Mogherini avrebbe molto da imparare dalle ventisettenne ucraina Anna Muzychuk che ha rinunciato di difendere il suo titolo mondiale di scacchi in Arabia Saudita per non subire l’imposizione del velo. Tutta l’Europa ha molto da imparare.