di Mino Cucciniello
Stessa spiaggia, stesso mare anche per quest’estate 2018 a Stintino. La bella località della Sardegna, che si affaccia sull’estremo lembo nord-occidentale dell’isola, anche quest’anno riserva una calda accoglienza ai tanti villeggianti che la scelgono per trascorrere le vacanze, riservandoli gentilezza e disponibilità da parte dei suoi abitanti, offrendo un’ottima cucina basata soprattutto dalle tante specialità di pesce fresco ed un mare cristallino che più di così non si può.
A Stintino le giornate scorrono lente, tanto da far ricordare più le vecchie e rilassanti villeggiature familiari degli anni sessanta, anziché il frenetico tourbillon delle vacanze di oggi, dove il divertimento deve essere d’obbligo, come accade nella vicina Costa Smeralda o in tanti altri posti simili.
Nel ridente e tranquillo paese di mare, i riti giornalieri dei villeggianti si rinnovano quotidianamente con le stesse cadenze di sempre.
lLa mattina ci si incontra dal giornalaio (da quest’anno Il Mattino non è più presente negli scaffali dell’edicole) o in qualche negozio di genere alimentare, poi ci si va al mare per tornare il pomeriggio tardi ed infine la sera a cena in un tipico ristorante o a casa di amici, il tutto con molta semplicità e rilassatezza.
Non ci sono discoteche e night, ne tanto meno sale cinematografiche o arene per concerti pop.
Quando gioca il Napoli, i tifosi napoletani si riuniscono in massa in qualche locale dove si può vedere la partita per soffrire e gioire tutti insieme per la propria squadra.
La spiaggia più famosa di questa bella e ridente località sarda è La Pelosa, dove il mare ha un colore azzurro-turchese e la sabbia è bianchissima. Proprio per queste sue eccezionali caratteristiche, da quest’anno il Sindaco ha emesso tutta una serie di limitazione per i bagnanti che la vogliono frequentare vietando loro di stendere i teli di spugna sull’arenile in modo che i pregiatissimi granelli non vengano dispersi, il divieto di fumo ed addirittura ed anche il divieto per i bambini di giocare con i secchielli e le palette per fare castelli di sabbia.
Oltre a questa bellissima spiaggia, a qualche chilometro di distanza dal paese, c’è ne sono tante altre ad iniziare da quella immensa di Ezzi Mannu, a quella della Pezzona o a quella delle Saline. Ai bagnanti è data la possibilità di scegliere tra le spiagge libere o uno dei tanti accorsati stabilimenti che si trovano sulla costa.
Uno dei lidi più esclusivi e frequentati di Stintino è Il Gabbiano, da dove sembra quasi poter toccare con mano la dirimpettaia Isola Piana, seguita dalla più grande dell’Asinara. Sotto agli ombrelloni di questo accogliente stabilimento che da quest’anno, per rendere ancora più comoda la giornata ai suoi clienti ha predisposto dei materassini sui lettini, ci sono gli habituèes di Stintino ad iniziare da Mena Mantovano in compagnia del piccolo Ludovico, Renata Tomasetti, Alessandro Spagnolo e Daniela Melandri, Alessandro e Chiara Tomasetti , Giuliana De Angelis , Luca Mantovano con Maria Magliulo e tantissimi altri, tutti amici tra di loro pertanto, si può ben presto immaginare, che la spiaggia diventa un vero e proprio salotto.
Nei giorni di precetto la Chiesa, che si trova nel centro del corso principale ed è dedicata alla Vergine Immacolata, è affollatissima negli orari delle messe tanto da far decidere al suo Parroco di celebrare il rito vespertino , nel suggestivo piazzale Il poggio del condominio Le vele in località Cala Lupo, dove viene allestito in piccolo altare.
Per l’aperitivo il bar preferito è La Piazzetta di Maria Valle, con i suoi tavolini all’esterno posizionati in modo strategico in modo di poter contemplare la veduta del porto pieno di barche, mentre per cenare il top resta da sempre il ristorante dell’Albergo Silvestrino, dove poche sera fa intorno ai suoi tavoli c’erano Antimo e Maria Lucignano, Maurizio Marinella e Simona Mantovano, Roberto ed Azzurra Mantovano, Raffaella Lucignano, Luca Mantovano, Claudia Marchesi ed ancora Nicola e Sabina Atlante, Bruno e Chiara Ferrara e Maria Rosaria Nessuno impegnata con i suoi mondanissimi racconti essendo reduce da una vacanza a Porte Cevo.