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Roma kaputt mundi

di Gianpaolo Santoro

Mentre il nuovo commissario alla Spending review  Yoram Gutgeld finisce di fare i suoi conti dopo aver accuratamente accantonato quelli di Cottarelli (e nientemeno indovinate che cosa si sta inventando? Tagliare un po’ di miliardi a ministeri e Sanità, davvero una genialità…) Mattero Renzi, da buon premier e segretario del partito di maggioranza relativa, dà al Paese il buon esempio insieme all’immancabile Orfini, presidente del Pd e compagno di merende. Se la notte delle elezioni regionali i due Matteo si sfidavano alla Play Station, ora in tempi di taglio delle spesa si sono sfidati al vecchio caro biliardino, più chiaro di così… Palle virtuali, palle vere, palle mediatiche, è una grande sfida. 

222E fra una partita e una rivincita chissà se hanno trovato anche la soluzione, l’accordo per la povera Capitale. Roma appare sempre di più abbandonata, disorientata, umiliata, degradata dentro e fuori le mura. Dopo il violento reportage in prima pagina del New York Times, ecco che si è accodato subito Le Monde. Un’altra impietosa fotografia di una Città segnata, ferita, sanguinante. Altroché Caput mundi. Kaputt mundi.

San LorenzoDal quartiere di Bravetta, ad ovest, a quello di Centocelle, ad est, la capitale d’Italia sembra essere solo desolazione, dai sacchi dell’immondizia lasciati in un angolo di strada, sventrati dai gabbiani”, fino alle “buche in strada, l’erba che cresce tra i sampietrini, i cantieri abbandonati, le file di attesa all’aeroporto di Fiumicino, che è stato parzialmente distrutto da un incendio, i giardini pubblici arsi dal sole, i guasti e i ritardi di bus e metropolitane…”

declino_roma_due-1532-kLXB-U1060527170000CCC-660x1500@LaStampa.itLa mannaia di Renzi per Marino è pronta (così come per Crocetta…), la partita si gioca sul piano dell’efficienza. Il che equivale ad un calcio in culo. Per la Capitale Renzi ha preso carta e penna ed ha scritto la sua letterina di Natale al Messaggero.  “ Roma ha eletto un Sindaco, appena due anni fa. A lui oneri e onori. Il Pd capitolino, ben guidato in questa fase di commissariamento da Matteo Orfini, ha un obiettivo unico e semplice: dare una mano a Roma. Non ci interessa puntellare una Giunta, fare un rimpasto, scambiare poltrone: ci sta a cuore Roma, la sua bellezza, il suo futuro che può essere affascinante e ricco di stimoli. Ma che al momento sembra così lontano, stropicciato da polemiche senza fine. In queste ore Roma occupa le pagine dei media internazionali per l’incuria, la metropolitana in tilt, le foto del New York Times, la rabbia della sua gente. La capitale d’Italia non si merita questo. Prendersi cura delle piccole grandi cose di ogni giorno, ricostruire luoghi di decoro e di speranza, accudire i luoghi del bello: si può fare. A condizione di volerlo. E di essere all’altezza di una sfida da vertigini.”

marino-roma-rovina-ny-times-693107_tnEd Ignazio SottoMarino, il sindaco che va in bicicletta e lascia la sua Panda rossa perennemente in sosta vietata, ma senza pagare le multe, il Forrest Gump della politica Capitolina, l’uomo che non conosceva Buzzi ma lo andava a trovare nella sua cooperativa e che ha dichiarato che resterà in Campidoglio sino al 2023, ma come non è pronto secondo voi alla grande sfida, al rilancio, alle scommesse del Giubileo e delle Olimpiadi, alla lotta a Mafia Capitale: suvvia ma vogliamo scherzare?

e-marino-680685Ed ecco allora che, scappati i renziani, Marino ha varato la sua terza giunta in due anni, questa volta un bel monocolore Pd non renziano giusto per “coinvolgere tutti” per vincere la grande emergenza. Quattro i nuovi assessori: Marco Causi vicesindaco (delega al bilancio), Marco Rossi Doria alla scuola (già ex sottosegretario all’Istruzione nei governi Monti e Letta) e Luigina Di Liegro (nipote del fondatore della Caritas diocesana di Roma, Don Luigi Di Liegro) al turismo.

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Stefano Esposito

E poi c’è Stefano Esposito alla delicatissima delega dei trasporti, uno a cui dovrebbe essere impedito per decreto del presidente del Consiglio l’uso di Twitter. Esposito, ultra tifoso della Juve è colui che il giorno dopo della sconfitta dei bianconeri in Champions twittò contro la mezza Italia che festeggiava: “Godere per la sconfitta della Juventus è come essere impotenti ed esultare se qualcuno fa godere la tua donna“. Niente male no? Ma non è tutto. E appena nominato assessore che ti fa il solito Esposito? Posta la foto della sua accettazione e cinguetta, purtroppo, di nuovo. Poche ma significative righe. “Ho appena firmato la nomina ad assessore del comune di Roma. Un grande orgoglio, un’enorme impegno, una grande sfida”. Un enorme con tanto di apostrofo che è tutto un programma: se farà circolare gli autobus come scrive, i romani sono passati dalla padella alla brace…

Atac_675Marino dopo aver per giorni sorriso ai fischi e alle contestazioni, ora si è riscoperto un decisionista. Un giorno manda a quel Paese una cittadina, un altro decide di prendere di petto la vicenda Atac, lo sfacelo dei trasporti pubblici romani, ormai una leggenda del malgoverno. Ed allora col tono truce  del Conductor che ti fa? Annuncia la rivoluzione (contro se stesso). Azzera i vertici dell’azienda del trasporto pubblico capitolino, quelli che lui stesso aveva scelto soltanto due anni fa.

atacUna clamorosa autobocciatura, insomma. “Via Consiglio d’amministrazione e manager: sono loro i responsabili dei grandi disagi. Ora per l’azienda un partner privato…” Chissà, forse nell’anno del giubileo, un miracolo potrebbe anche verificarsi.   L’ex sindaco di Roma Rutelli (che già un po’ di tempo fa si era tolto un sassolino dalla scarpa “non do consigli a Marino non li gradisce…) non ha resistito questa volta al gusto della battuta. “Neanche uno sceicco sotto effetto di stupefacenti metterebbe dei soldi nell’Atac…

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Wang Chuanfu

Una verità amara. La situazione Atac è talmente nera che gli investitori scappano.  È il caso della Byd, il colosso cinese della produzione automobilistica elettrica, il cui presidente Wang Chuanfu nel marzo scorso aveva incontrato il sindaco Ignazio Marino. Si prospettavano accordi ed iniziative. Ma ora  mister Chuanfu avrebbe manifestato ai suoi emissari italiani forte preoccupazione per la situazione dell’azienda di trasporti fino a valutare l’idea di rinunciare alla possibilità di fornire in leasing alla società capitolina parte dei circa 700 autobus, indispensabili.

EDITORIA: FELTRI LASCIA DIREZIONE DEL GIORNALE

Vittorio Feltri

Se Renzi ha scritto la sua letterina aperta a Roma città aperta solo alla rabbia ed allo sconforto, Vittorio Feltri non ha voluto essere da meno. E siccome, non ha l’obbligo di mediare alcunché, come è suo costume, non le ha mandate a dire. “ Caro Marino fra topi che passeggiano in via Veneto e i gabbiani che svolazzano sui cassonetti traboccanti luridume, la Città Eterna è un’immensa cloaca a cielo aperto. Dato che non si può chiudere il cielo, chiuda lei l’esperienza in Campidoglio. Se la svigni senza polemiche, non si scusi, sloggi in silenzio e nessuno le torcerà un capello. Per decenza, le conviene svignarsela, altrimenti passerà alla storia come un barbaro, anzi, un barbaro da barzelletta, e questo un clinico come lei non se lo può concedere. Mi sembra che la sua reputazione abbia perso abbastanza smalto. Suvvia, la preghiamo di compiere un’opera buona, l’unica della sua carriera di sindaco: sloggi con dignità…” Amen.

 

 

 

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