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Varou fuck

 di Eduardo Palumbo

Si è dimesso? No. L’hanno cacciato. L’eurogruppo, cioè i ministri della finanza europei, hanno fatto capire a Tsipras di volere un uovo interlocutore al tavolo delle trattative.

Yanis Varoufakis

Yanis Varoufakis

Varoufakis , senza alcun dubbio, ha scompaginato in qualche modo la ritualità di certe riunioni, forte di un mandato preciso (tra l’altro confermato in modo imponente dal referendum).  E non è un mistero che nell’eurogruppo c’era tanta diffidenza e poca benevolenza nei suoi confronti. Insomma, senza tanti giri di parole, poteva essere un elemento  d’intralcio per il buon esito di un accordo che ,comunque, appare difficile, se non disperato. Le richiesta dimissioni  da quel che si sussurra, è arrivata direttamente da Alexis Tsipras: una sorta di manifestazione di buona volontà nei confronti dei partner europei.

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Varoufakis ha spiegato il perché delle sue dimissioni con un messaggio televisivo. Maglietta della salute grigia, assolutamente informale, come sempre. E’ arrivato in moto ed è andato via in moto. Ed ha parlato chiaro, dicendo quasi tutto. “Come tutte le lotte per i diritti democratici, anche questo storico rifiuto dell’ultimatum dell’Eurogruppo del 25 giugno è stato conseguito a grande prezzo. Di conseguenza – ha detto Varoufakis- è essenziale che il grande capitale conquistato dal nostro governo grazie allo splendido voto in favore del ‘no’ sia immediatamente investito in un ‘sì’ a una risoluzione più giusta: a un accordo che coinvolga la ristrutturazione del debito, meno austerità, la redistribuzione in favore dei bisognosi e vere riforme.”

Eurogruppo

Era nei suoi piani lasciare comunque sarebbe andata? Se avesse vinto il Si, certamente sarebbe andato via. Ma ha vinto il No e va via lo stesso. Perché ? “Subito dopo l’annuncio dei risultati del referendum, sono stato messo a conoscenza di una certa preferenza da parte dei partecipanti all’Eurogruppo per la mia… ‘assenza’ da quegli incontri; un’idea che il primo ministro giudica essere potenzialmente d’aiuto per raggiungere un accordo. Per questa ragione, oggi, lascio il ministero delle Finanze.

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Il presidente dell’eurogruppo Dijsselbloem e Varoufakis

Un atto d’abnegazione o di delusione, per essere stato trattato come moneta di scambio? “Considero mio dovere aiutare Alexis Tsipras a sfruttare il capitale che il popolo greco ci ha garantito attraverso il referendum. E io porterò con orgoglio il disprezzo dei creditori.” C’è la solita fierezza nelle parole dell’ex ministro delle finanze greco. “Noi della Sinistra sappiamo come agire collettivamente senza interesse per i privilegi conferiti dal ruolo. Supporterò in pieno il primo ministro Tsipras, il nuovo ministro della Finanze e il nostro governo. Lo sforzo sovraumano per onorare il coraggio del popolo greco, e il No che ha consegnato al mondo, è appena cominciato“.

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Tsakalotos e Varoufakis

 

Euclid Tsakalotos, 55 anni, è stato nominato nuovo ministro delle Finanze greco.  Tsakalotos, formato negli studi in Gran Bretagna e docente di Economia all’Università di Atene, è componente del comitato centrale di Syriza ed è stato capo negoziatore greco a Bruxelles nonché portavoce del governo Tsipras per l’economia.

 

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