di Enrico Mentana
Tra dieci giorni la Francia celebra la sua festa nazionale. Egalité Fraternité Liberté.
Non facessi il lavoro che faccio, non avessi doveri rappresentativi per la testata che dirigo, andrei davvero in piazza Farnese a Roma, davanti all’ambasciata francese in cui si festeggerà, a protestare per questa ben strana concezione dell’uguaglianza, della fratellanza e della libertà messa in atto con le violenze alla frontiera con Ventimiglia o attraverso la chiusura dei porti.
Mitterrand rivendicava il ruolo storico della Francia come terra d’asilo, perfino per conclamati terroristi italiani. E oggi che c’è la doppia possibilità di dimostrare la fedeltà ai sacri valori del 1789, nei confronti di un paese vicino e alleato in piena emergenza, e nei confronti di tanti poveracci, la Francia di Macron tradisce noi, loro e la sua stessa storia.
Quel giorno, il 14 luglio, il neo presidente francese sarà alla parata militare di Parigi, con accanto il suo ospite d’onore, Donald Trump. Una bella sfilata, Je suis Egoiste