di Ernesto Santovito
La Quaresima del Napoli. Il Napoli esce a testa bassa dalla Uefa League e lascia definitivamente l’Europa.
Passato in vantaggio presto con Pandev deliziosamente smarcato davanti al portiere da Higuain, gli azzurri di Benitez hanno dimostrato di non avere caratura internazionale, di non essere capaci di gestire i momenti importanti della partita. Per un’ora circa il Napoli ha dominato sullo slancio i portoghesi, mediocri ed impauriti, con un paio di veri disastri come Danilo e Varela, ma non ha saputo capitalizzare la mole di gioco. Ma poi si sono fatti infilare due volte di fila in una manciata di minuti con Ghilas e Quaresma (il giocatore che Mourinho volle fortemente all’Inter ma che falli l’impatto col nostro campionato), due realizzazioni di grande fattura. Il due a due finale è stato fissato dall’oggetto misterioso Zapata.
Ora è tempo di aprire un discorso sul tecnico del Napoli. Benitez, che a Napoli gode di infinito credito, ha sorpreso ancora una volta, mettendo in campo una formazione quantomeno bizzarra preferendo Insigne ( che con il gol a poca dimestichezza) ad uno come Callejon che, invece, con il gol ha un feeling eccezionale. L’assenza di capitan Hamsik se più comprensibile, ma non giustificabile, sotto l’aspetto tecnico visto il momento non eccezionale di Marex, sancisce ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che Hamsik non è giocatore inamovibile nella squadra ideale di don Rafè per il futuro non c’è da meravigliarsi. Benitez insiste con il giocare con due uomini a centrocampo senza rendersi conto che la squadra a certi livelli non ha equilibrio. Fisicamente la squadra regge un’ora si e no, poi le ruote si sgonfiano e cala la notte.
A Firenze una splendida punizione del solito Pirlo ha deciso la qualificazione del derby italiano fra Fiorentina e Juve. Pirlo ha regala vittoria e qualificazione ai quarti di Europa League alla Juventus, che battuto 1-0 al Franchi una Fiorentina caparbia, lucida e combattiva. La Juve è l’unica reduce della pattuglia italiana in campo internazione. E sta nella Europa dei piccoli. Una consolazione amara.