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Benevento, la Las Vegas
degli annullamenti

di Paolo Ariete

Nel 2013 si sono registrate 312 sentenze di “nullità del sacramento matrimoniale” da parte del Tribunale ecclesiastico, contro i 111 divorzi. E pensare che la media in Italia è di un annullamento ogni dieci divorzi… 

 Il caso, o se preferite l’anomalia, l’ha fatto esplodere l’avvocato Luisa Ventorino, presidente della Camera minorile, con una lettera-denuncia a Papa Francesco. “ Ho chiesto a Bergoglio di intervenire contro la strumentalizzazione del ricorso alla Sacra Rota che, a Benevento la mia città, vede percentuali record.

Tribunale Ecclesiastico di Benevento.

Il Tribunale Ecclesiastico di Benevento.

” In effetti quello che sta avvenendo da un po’ di tempo a questa parte lascia sconcertati e che fanno di Benevento la Las Vegas dell’annullamento dei matrimoni.  Facciamo un po’ di conti, i numeri dell’ultimo anno parlano chiaro: 312 sentenze di «nullità del sacramento matrimoniale» da parte del Tribunale ecclesiastico, contro i 111 divorzi. Tre volte tanto, uno sproposito (la media in genere è di 1 annullamento religioso contro dieci divorzi) anche per una cittadina  ex dominio papale – fino al 1860 è stata l’isola pontificia del Sud – che può contare la bellezza di 14 parrocchie per neppure 70 mila abitanti.

Che cosa è successo, perché Benevento è la capitale dell’annullamento religioso, regina incontrastata del tribunale ecclesiastico? Proprio Luisa Vettorino ha “spiegato” come stanno le cose.

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Luisa Vettorino

“ Se la coppia è giovane, i coniugi  possono realmente  essere motivati dalla volontà di annullare le conseguenze di una scelta rivelatasi sbagliata. Ma quando la coppia è sposata da diversi anni le ragioni nella gran parte dei casi sono di ordine economico. Infatti la pronunzia di nullità emessa dal Tribunale ecclesiastico, confermata in secondo grado che equivale al passaggio in giudicato nel giudizio civile, può essere delibata con un procedimento presso la Corte di Appello territorialmente competente, onde ottenere riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico. Ne consegue che anche per il nostro ordinamento il matrimonio sarebbe nullo e tale pronunzia travolgerebbe tutte le conseguenze economiche tra i coniugi, facendo salvi, tuttavia, gli effetti,  anche di natura patrimoniale, relativi alla prole”

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In definitiva che cosa cambia sostanzialmente per gli effetti legali rispetto alla separazione e al divorzio? Una sentenza di nullità che pervenga prima che sia pronunziata la cessazione degli effetti civili del matrimonio, fa si i provvedimenti economici in favore del coniuge non abbiano alcuna validità giuridica. Invece, nel caso in cui invece intervenga prima la sentenza di divorzio tali effetti restano salvi. Insomma, fuori dai denti con la Sacra Rota ci si libera dal pagamento dell’assegno di mantenimento da erogare al coniuge beneficiario.

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In Italia esistono 19 Tribunali ecclesiastici, a cui la Chiesa destina 12 milioni di euro – recuperati dalle donazioni dell’8 per mille – per far fronte ai costi per i consulenti e all’espletamento dell’istruttoria. Una cifra considerevole, triplicata rispetto ai 4 milioni di euro del 2000. Istruire un’istanza di nullità al Tribunale ecclesiastico costa 523 euro, in caso consensuale, e 783 se c’è disaccordo. Mentre per istruire l’atto al Tribunale civile bastano 43 euro con la consensuale e 98 euro per i contenziosi .

 

 

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