blogdimotori_5aa6e82ee63fe1724e2c034094569206

Patente e libretto
La psicosi della maximulta

di Paolo Ariete

Ma se il figlio guida la macchina intestata al padre è da multare? E le macchine aziendali? E i veicoli “fringe-benefit”? Proviamo a dare una risposta agli interrogativi.

 C’è una circolare del Ministero dei trasporti che ha scatenato il “panico”. E non solo per la multa prevista, che parte da ben 705 euro sino addirittura a 3.526. La circolare in questione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è quella numero 15513 inviata lo scorso 10 luglio a Regioni e Province Autonome, ministero dell’Interno, Aci e che sancisce  l’obbligo di annotare sulle carte di circolazione dei veicoli utilizzate da soggetti diversi all’intestatario per periodi di 30 giorni. La circolare va in vigore il 3 novembre. Ma va precisato che la norma non è retroattiva e che non si corre il rischio di sanzione nel caso di comodato familiare, quando cioè si utilizza la vettura di un genitore o di un fratello, purché si tratti di persone conviventi. Proviamo a chiarire meglio.

20141024_nuove-norme-patente-e-carta-di-circolazione

L’obbligo di segnalazione alla Motorizzazione civile scatta per coloro che utilizzano per un periodo superiore a 30 giorni consecutivi un mezzo di proprietà altrui. Tuttavia, nella circolare del Ministero delle Infrastrutture vengono previsti dei casi di esonero di tale obbligo, come ad esempio:

1) utilizzo del mezzo in ambito privato da componenti dello stesso nucleo familiare. “Sono esentati da tale obbligo i componenti del nucleo familiare, purché conviventi. Nulla osta, tuttavia, che anche in tal caso possa essere richiesto l’aggiornamento della carta di circolazione; in assenza di specifico divieto, infatti, è da ritenersi che il comodatario ne abbia facoltà, ferma restando, in caso contrario, l’inapplicabilità delle previste sanzioni”. Per generalità si intendono nome, cognome, data e luogo di nascita e luogo di residenza.

hqdefault

2) nel caso di utilizzo “promiscuo” di veicoli aziendali (veicoli impiegati per l’esercizio di attività lavorative ed utilizzate dal dipendente anche per raggiungere la sede di lavoro o la propria abitazione);

3) veicoli aziendali concessi a titolo di “fringe-benefit” (retribuzioni in natura consistenti nella assegnazione di veicoli aziendali ai dipendenti);

4) utilizzo del medesimo veicolo da parte di più dipendenti;

Nei casi di contratti di comodato e di locazione senza conducente, sempre che la durata di entrambi sia di almeno 30 giorni, vige l’obbligo della segnalazione alla Motorizzazione civile. Tali disposizioni sono applicabili non solo ai dipendenti ma anche ai soci, agli amministratori ed ai collaboratori dell’azienda. Le sanzioni sono particolarmente pesanti e si aggirano tra i 705 e i 3.526 euro, inoltre non è da escludere l’eventuale ritiro del libretto di circolazione del mezzo.

 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore