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Cavani, l’ultimo gladiatore

di Mimmo Carratelli

Diario derby/2  “Una vittoria che vale un campionato”. Roma-Napoli non è una partita come le altre, vale molto di più. Ed è una partita sofferta per De Laurentiis, nelal sua gestione una sola vittoria, tre pareggi e tre sconfitte. Ed il successo ha un solo nome, Cavani. Il matador diventato gladiatore

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Cavani, il matadar-gladiatore

Nell’era De Laurentiis, i confronti fra Roma e Napoli all’Olimpico cominciarono con uno scoppiettante 4-4. Era di sabato e si giocò alle 18, sugli spalti i soli 27mila abbonati della Roma per decisione del prefetto. C’era sulla panchina azzurra Clint Eastwood (Reja), su quella giallorossa Luciano Spalletti. Fu molto divertente. Lavezzi cominciò a pizzicare la porta di Curci. La Roma rimontò con Totti e Perrotta. Pareggiò Hamsik. De Rossi riportò avanti i giallorossi. Gargano fece ancora pari. Di nuovo la Roma avanti con Pizarro e Zalayeta fissò il pareggio finale. Di quella partita giocano ancora De Rossi e Totti nella Roma, Gargano e Hamsik nel Napoli. Nella Roma, Mexes (32 anni) è passato al Milan e Pizarro (35) alla Fiorentina. Tra i napoletani di quel pirotecnico ottobre all’Olimpico, Paolo Cannavaro (33 anni) gioca nel Sassuolo, Domizzi (34) nell’Udinese, Calaiò (33) nel Catania, Garics (31) nel Bologna, Lavezzi (29) nel Paris Saint Germain.

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Paolo Cannavaro, l’ex capitano

Andò bene anche l’anno dopo quando Hamsik portò via l’1-1 dopo il gol di Aquilani. I Napoli pagò dazio nel campionato 2009-10 perché una “doppietta” di Totti si mangiò la rete di Lavezzi.

Arrivò Cavani, che a Roma ha segnato quattro volte, e col Matador furono una vittoria (12 febbraio 2011), l’ultima del Napoli all’Olimpico, un pareggio e una sconfitta. La prima volta fu un secco 2-0 del Napoli, “doppietta” dell’ondeggiante uruguayano, il primo centro su rigore. Era la squadra di Mazzarri.

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Napoli-Roma 0-2, il rigore di Cavani

Il Napoli tenne botta anche l’anno dopo sfiorando un’altra vittoria, ma fu solo pareggio, azzurri raggiunti da Simplicio all’87’ dopo che Zuniga e Cavani avevano rimontato la rete iniziale di Marquinho. Era la Roma di Luis Henrique e ci giocava già Pjanic. C’erano, tra gli azzurri di oggi, Maggio, Gargano, Inler, Zuniga e Hamsik. Disco rosso anche nel campionato successivo, l’anno scorso. Il Napoli di Benitez beffato da Pjanic prima su calcio di punizione, poi su rigore (2-0).

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Aurelio De Laurentiis

L’era De Laurentiis ha confermato il trend negativo degli azzurri a Roma: una vittoria 3 pareggi, 3 sconfitte. Le partite con la Roma hanno avuto sempre un sapore particolare. Michele Mottola, grande giornalista napoletano per quarant’anni redattore capo al “Corriere della sera”, quand’era ancora al “Mezzogiorno sportivo”, settimanale illustrato che a Napoli si stampava dal 1923 e aveva i balconi della redazione che affacciavano su Piazza Trieste e Trento, inventò un titolo rimasto famoso, “Una vittoria che vale un campionato”, riferendosi proprio a un successo del Napoli sulla Roma.

Se gli azzurri hanno spesso bastonato la Roma a Napoli (30 vittorie, 20 pareggi e 17 sconfitte), nella capitale i successi napoletani si contano sulle dita delle mani.

 (2.continua)

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