Fiom rally against Renzi policies in Rome

Lo schiaffo di Landini
Renzi peggio di Berlusconi

di Ettore Lupo

Il grido è uno ed uno soltanto “unions”. La coalizione di Landini, si riappropria subito delle radici, quella prima forma di aggregazione di lavoratori che nacque nel 1824 in Inghilterra, quasi duecento anni fa. Sindacato, facciamo soltanto sindacato. Ma è una moneta a due facce, lo capirebbe anche un bambino. Su una faccia il sindacato, sull’altra un nuovo partito. Di sinistra, quella vera, quella vecchia con le bandiere rosse e gli operai davanti a tutti. E velenoso è lo schiaffo di Landini. “Il governo Renzi peggio di Berlusconi”

Il grande mattatore è Maurizio Landini, questa è la sua giornata, intorno a lui si stringe (almeno in apparenza) tutta la Cgil, non solo la Fiom.

Fiom rally against Renzi policies in Rome

C’è anche Susanna Camusso, un abbraccio sembrerebbe sancire la pace, dopo che negli ultimi tempi i rapporti sono stati molto tesi.  I toni sono solenni e non sono da meno annunci e promesse.“Vogliamo fare delle proposte per il futuro dell’Italia e siamo pronti a batterci per le nostre idee essendo consapevoli della nostra forza. Noi sappiamo di avere più consenso del governo”.

FIOM CONTRO IL JOBS ACT. LANDINI, PIU' CONSENSI DEL GOVERNO

Camusso e Landini, il bacio della pace

“ Noi siamo qui per creare un fronte comune che, a partire dalla “dignità e dalla libertà del lavoro”, si ponga in contrapposizione con le politiche del governo di Matteo Renzi. Non siamo di fronte al cambiamento del Paese, siamo di fronte a un governo che ha scelto di rifiutare il confronto con le organizzazioni sindacali, non discute, ha scelto come interlocutore la Confindustria. Il governo Renzi – ha tuonato il segretario della Fiom – è  in continuità con Monti e Letta e c’è un peggioramento rispetto a quando c’era Berlusconi. Oggi inizia una nuova primavera. Siamo qui per dare rappresentanza a un paese che non si sente rappresentato”.

Fiom: al via corteo, Landini in testa

Fiom: Landini, da oggi nuova primavera lavoro

A chi gli ha chiesto di commentare alla dichiarazione del presidente della Confindustria Giorgio Squinzi che ha detto di “guardare con interesse” all’iniziativa di Landini, il numero uno delle tute blu della Cgil ha replicato duro. “Confindustria faccia il suo mestiere, rinnovi i contratti, non estendendo il modello Fiat”. Landini ha ribadito ancora una volta di non avere ambizioni politiche, né tantomeno di voler fondare un partito, ma ha rivendicato l’azione sindacale che è in se stessa politica. “Noi siamo pronti per cambiare il Paese: governo e Confindustria vogliono rendere il lavoro una merce”. Per Landini allora è fondamentale “contrastare il Jobs Act sia sul piano contrattuale che legale e legislativo, non escludendo alcun tipo di intervento”.

Fiom: al via corteo, Landini in testa

Uno sguardo alla piazza. Ci sono Rosy Bindi e Stefano Fassina, della minoranza del Pd.  “Sono qui – ha detto Fassina -come parlamentare di una parte del Pd, c’è un pezzo importante di popolo che dobbiamo rappresentare. Del Pd siamo pochi ma il Pd non è fatto solo dai gruppi parlamentari e da Matteo Renzi e dispiace che Renzi tratti questa manifestazione con disinvoltura, come l’ennesima parata”.

Fiom: al via corteo, Landini in testa

 

Rifondazione Comunista e l’Altra Europa con Tsipras partecipano in blocco. Nel corteo anche Nichi Vendola e lo stato maggiore di Sinistra Ecologia e Libertà: “Credo che l’impegno dichiarato di Landini sia aggregare forze nella società civile che vogliono disvelare la grande menzogna del governo Renzi”, prosegue il leader di Sel circondato dai giornalisti. Mentre si parla si parla di dinamica riformista si stanno “smantellando i diritti del mondo del lavoro”. E ancora, “con tonnellate di propaganda si cerca di nascondere la crisi”.

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Su singoli temi c’è stata l’adesione di associazioni come Libera, Arci, Anpi e Articolo 21. Libertà e Giustizia,  l’associazione guidata da Sandra Bonsanti e Gustavo Zagrebelsky, ha, invece, ufficialmente sposato poi la piattaforma programmatica di Coalizione Sociale.

 

 

 

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