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Il potere forte dei poteri forti

di Eduardo Palumbo

L’appuntamento è per il fine settimana ad un super resort di Telfs-Buchen, cuore del Tirolo, distretto di Innsbruck, Austria da sogno. Si riunisce per la sessantatreesima volta il gruppo Bildenberg, il potere forte dei poteri forti.

Bildenberg, basta la parola per evocare di tutto e di più. Il gruppo fondato nel 1954 dal visionario Bernhard van Lippe Biesterfeld, il principe olandese che radunò un pezzo di Guerra fredda nei saloni insonorizzati di un albergone di Renkum, il Bilderberg. Un’associazione nata con lo scopo di contrastare l’antiamericanismo nell’Europa occidentale e per incentivare maggiore collaborazione tra Stati Uniti e paesi europei sia sul fronte politico che su quello finanziario. Politica e affari, insomma. Ma non solo.

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Meno di centocinquanta persone del mondo che si riuniscono per giorni una volta all’anno nella massima segretezza e senza un minimo di trasparenza, in un punto del mondo. Si incontrano, parlano, conoscono. E non trapela nulla. Non deve trapelare nulla. Questa è la regola principale. Non saprete mai che strategia seguono, non si troveranno mai documenti, interventi, sintesi, relazioni ufficiali. Non si conosceranno mai gli intenti, i progetti, gli obiettivi, i colpi di mano, i colpi di stato. I complottisti sguazzano nel segreto, è opinione diffusa per alcuni, ad esempio, che Bildenberg abbia aiutato l’ascesa di Tony Blair e Bill Clinton, favorito un paio di colpi di stato (il golpe portoghese) determinato la politica di rigore europea, la bolla immobiliare, l’andamento dello spread… Le mani sul mondo.

Ferdinando Imposimato

Ferdinando Imposimato

Ed in Italia? Secondo alcuni ingerenze fortissime sulla nostra vita. Per il presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, ad esempio, il gruppo Bliderberg sarebbe stato implicato nelle stragi degli anni settanta e ottanta. “Si, dietro la strategia della tensione sono convinto ci sia stata l’ombra di Bilderberg. Ho trovato un documento in possesso di un terrorista di Ordine Nuovo, Giovanni Ventura dove c’erano rapporti, legami, collegamenti. Ho fatto delle verifiche e posso dire che dietro la strategia della tensione e alle stragi c’è anche il gruppo Bilderberg, con il coinvolgimento e l’utilizzo di terroristi e massoni”

Mario Monti

Mario Monti

John Elkann

E la nascita del governo Monti, il ruolo di Napolitano, l’ingerenza di alcuni stati europei per la caduta del governo Berlusconi, un piano architettato e favorito, all’interno del gruppo Bildeberg, come alcuni sospettano? Del resto come dimenticare il Monti capo della divisione europea della Commissione Trilaterale, membro del Gruppo Bilderberg e advisor di Goldman Sachs? Troppo facile, secondo molti, mettere insieme i tasselli di quello che successe. Operazione replicata in Grecia che vide Lucas Papademos prendere il posto del democraticamente eletto Georges Papandreou.  Poi quello che hanno fatto i due governi, è sotto gli occhi di tutti.

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Franco Bernabè

Ma torniamo al fine settimana dei potenti in Austria. Cinque saranno gli italiani presenti: Mario Monti e Franco Bernabé, che siedono nel comitato direttivo il presidente di Fca John Elkann (che era stata la new entry del 2014), la giornalista Lilli Gruber  e l’imprenditore Gianfelice Rocca,  già inclusi nel gruppo di due anni fa.

Gianfelice Rocca

Gianfelice Rocca

Per il resto, l’elenco fra i partecipanti alle discussioni “potenti” d’ogni tipo. Tra i politici il primo ministro del Belgio, Charles Michel, il primo ministro olandese Mark Rutte, il primo ministro finlandese Alexander Stubb, il numero uno dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell’Austria, Heinz Fischer e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Lilli Gruber

Lilli Gruber

Ci saranno poi tra gli altri Manuel Durão Barroso già presidente della Commissione europea ed il premio nobel per la Pace Henry Kissinger. E tanti manager di multinazionali, banchieri, uomini d’affari e dell’alta finanza. Ed anche una regina, l’ex regina Beatrice d’Olanda. Ma per lei c’è un diritto ereditario: fu suo padre Bernardo a far nascere Bildeberg

 

 

 

 

 

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