di Emiddio Novi

L’ayatollah Khomeyni prima che il comunismo fosse seppellito sotto il muro di Berlino scrisse a Gorbaciov una lettera per chiedergli di riconoscere che il socialismo reale aveva fallito. Che sarebbe toccato all’Islam, e solo all’Islam, di liberare gli esclusi, i poveri, i popoli resi schiavi dal grande Satana del denaro, dalla grande finanza e dal capitalismo

Il comunismo, diceva Khomeyni, era privo di un principio spirituale e come il capitalismo stava trascinando nel nulla i popoli che schiacciava sotto il tallone dello sfruttamento del capitalismo di Stato. L’Islam con Khomeyni dichiarava guerra a questa modernità neo pagana e secolarizzata. Una modernità che introduceva elementi di vera e propria barbarie nella storia dell’umanità.

L’Occidente col suo laicismo e materialismo rifiuta la Rivelazione, la religiosità per avviarsi sulla via che porta al grande vuoto nichilista. L’idolatria della ragione, del progresso, del denaro e della materia alla fine s’illude di aver distrutto il sacro. Anzi, cerca di contaminarlo, di imporre la sua idolatria ai popoli che non vogliono precipitare nell’abisso nichilista.

Imam Khomeini

Mentre l’Islam tradizionalista si limita a difendere i principi della sacra tradizione. Il khomeynismo predica la militarizzazione dell’Islam e la sua offensiva contro il grande satana occidentale che ha conquistato posizioni di dominio anche nella cristianità.

Khomeyni in realtà con qualche decennio di ritardo portò il mondo sciita sulle posizioni che nel 1928 avevano costituito la base programmatica dei Fratelli Musulmani.

Hasan al Banna

L’organizzazione sunnita fondata dall’egiziano Hasan al Banna che chiamò alla lotta il mondo islamico per assicurargli la guida di tutta l’umanità.

Nel 1928 fu lanciata una sfida e una dichiarazione di guerra contro l’occidentalismo. Certo queste sono idee di un’avanguardia rivoluzionaria del mondo islamico.

Che divenne però maggioranza elettorale in Algeria e che soltanto un colpo di Stato dei militari e una guerra civile con 400mila morti riuscirono temporaneamente a sconfiggere.

Abd al Fattah al Sisi

Come avverrà in Egitto venti anni dopo, con il golpe di Al Sissi che due anni fa impose un regime militare nato dai massacri dei seguaci della Fratellanza assassinati a cannonate e mitragliati dagli elicotteri.

La Fratellanza ora si sta impadronendo della Turchia dove ha vinto le elezioni il presidente Erdogan. La guerra tra sciiti e sunniti non mette in discussione l’obiettivo della distruzione dell’occidentalismo.

Recep Tayyip Erdogan

Ma sottintende una contrapposizione tra i conservatori sunniti e gli eretici sciiti. Ma sia gli uni che gli altri vedono nel grande satana occidentale la forza del male assoluto che i tradizionalisti cattolici definiscono Anticristo.

Sunniti e sciiti sono uniti nel dare voce, organizzazione e armi al grande fronte del risentimento di fronte a una civiltà occidentale che come aveva intuito Nietsche, manca di uno scopo, svaluta tutti i valori. Non dà risposte ai perché della vita. Alla fine l’Occidente sfociando nella turbofinanza “annuncia -come sosteneva Heiddeger- il tempo della povertà estrema”. 

Heideggery e Nietzsche

L’umanità si trova prigioniera in una weberiana “gabbia di acciaio” da cui può essere liberata solo da forze che sono disposte a tutto, anche al sacrificio della vita per sconfiggere questo Occidente, Grande Satana che vuol rendere schiava l’umanità.

Ritenere di poter affrontare e sconfiggere questo schieramento millenarista di nemici totali dell’Occidente con delle misure antiterroristiche affidate alla tecnologia e alla repressione è una pura illusione. Qui si tratta di ben altro. A confrontarsi sono sistemi di civiltà e di valori. Storie millenarie di popoli. Visioni economiche contrapposte. L’Occidente, questo Occidente un tempo sazio e disperato e ora impoverito e disperato dove troverà l’energia per combattere e vincere?

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