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E le 5 stelle stanno a guardare

di Emiddio Novi

L’addio a Gianroberto Casaleggio c’è stato nella basilica di Santa Maria delle Grazie a Milano. Chiesa gremita di persone, un lungo applauso ha accolto l’arrivo del feretro. Uno striscione con la scritta: Realizzeremo noi il tuo sogno.  Alla cerimonia Beppe Grillo, con i membri del direttorio dei 5 Stelle, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia

  nvLa morte di Roberto Casaleggio ha indotto i media a celebrarne il pensiero e un presunto ascetismo. Si è celebrata anche l’avveniristica post modernità della politica che si fa strumento della rete. L’uomo al servizio della tecnologia e non la tecnica strumento dell’uomo. Una mostruosità su cui ben pochi in questi tempi di pensiero debole si sono soffermati. Il pensiero sulla forza che sprigiona la tecnica non è nuovo.

Fu sperimentato dai nazisti. E nella contemporaneità è asservito e utilizzato dalla turbofinanza con i suoi supercomputer che costano cifre impossibili e dettano legge nei mercati finanziari.

the-white-house-hacked-680x365_cL’impero americano si è subito allineato a questa prassi. Ed ecco che alla Casa Bianca si dotano del computer geopolitico Nautilius che prevede tendenze politiche e culturali. I tecnici che ci lavorano sono in grado di prevedere proteste, rivoluzioni, persino conflittualità sindacali in tutto il mondo. La rete a questo punto diventa uno strumento di dominio e suggestione di massa. Gli Stati Uniti sono il primo Paese, unitamente alla grande finanza, a schierare migliaia di influencer che formano opinioni di massa sulla rete. A dare man forte a governo americano e grande finanza si aggiungono le Ong, le organizzazioni non governative che sono una sorta di partito transnazionale che promuove le cosiddette rivolte arancione o arcobaleno.

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Beppe Grillo

E’ il tempo della primavera arabe, del moltiplicarsi di movimenti che sembrano spontanei, da Occupy Wall Street a Podemos in Spagna. Da Syriza in Grecia al M5 Stelle in Italia.

Sono movimenti, e lo dichiara lo stesso Grillo, che hanno un obiettivo principale, quello di deviare la protesta populista, verso forme di rivolta pacifiste, arcobaleno, che non mettono in discussione il mondialismo, la globalizzazione, e che con lo scandalismo dei micro furti e ruberie dei politici corrotti distraggono le masse dal vero scandalo, quello della turbofinanza che immiserisce e schiavizza i popoli. In questo scenario sorge e si rafforza il sodalizio tra Casaleggio e Grillo. Al comico mancano la capacità e i mezzi tecnici. I suoi spettacoli sono intrisi di veteropopulismo.

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Giacinto Auriti

Grillo poi, stava prendendo una piega pericolosa. Seguiva con interesse le teorie antisignoraggio del professor Auriti, teorico della proprietà popolare della moneta. Erano idee di estrema destra, davvero pericolose per il sistema. Ed ecco che Grillo viene avvicinato da Casaleggio, che gli illustra la forza del mito democratico della rete.

Grillo fino ad allora era stato refrattario verso il mondo del web. Nel corso dei suoi spettacoli prendeva a calci i computer per rafforzare questa sua ostilità. Casaleggio lo converte. Il M5S diventa un non partito. Il logo è di proprietà di Grillo.

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Hotel Lux, Mosca

Essendo un non partito Grillo e Casaleggio trasformano il movimento in uno staliniano Hotel Lux (l’albergo moscovita da cui sparivano e finivano al gulag i dirigenti invisi a Stalin). Chi dissente viene cacciato . A decidere candidatura e ruoli sono poche centinaia di persone che si esprimono in rete.

Casaleggio con Grillo decide tutto, linea politica e funzioni organizzative. Un certo Di Maio, disoccupato trentenne di Pomigliano è promosso leader e statista. Con la complicità del sistema mediatico. Consapevole dei suoi limiti, quindi spietato.

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Di Maio e Di Battista ai funerali Casaleggio

I parlamentari di Cinquestelle ‪sono addestrati alla grande menzogna delle mezze verità. Fanno credere di incassare solo 2500 euro dei soldi degli emolumenti. Invece ne ricevono oltre 11.000.

Inutile aggiungere che dal banchiere Draghi all’ambasciatore americano è stato tutto un dichiararsi a favore dei Cinquestelle nelle politiche del 2013. Casaleggio nelle settimane che hanno preceduto la sua fine ha designato il figlio suo erede politico.  La risoluzione dinastica è in corso. Casaleggio l’ha inventata.

 

 

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