di Eduardo Palumbo
E ora è tutta un’altra storia. Una maledetta storia. Birstall, un sobborgo di Leeds, nei pressi della biblioteca cittadina. Primo pomeriggio, il cielo è grigio
L’attacco è all’arma bianca, un uomo con cappellino da baseball che copre parzialmente il viso, al grido “Britain Fist” (“prima di tutto la Gran Bretagna”) con un coltello cerca di pugnalare la deputata laburista Jo Cox che si difende strenuamente, lotta, combatte, si ribella.
Al punto che l’aggressore ad un certo punto ha preso una pistola ed ha sparato. Ed ha ferito anche un uomo che aveva cercato di bloccarlo.
La polizia ha arrestato un uomo di 52 anni, Tommy Mair, dal volto mite, quasi impaurito, un tranquillo, abitudinario che vive da trent’anni nella stessa casa. Viene descritto come un solitario, pochissime amicizie, schivo. Non si è mai sposato. E che, da ormai più di venti anni, vive da solo dopo la morte della madre e della nonna.
Jo Cox è morta. Aveva 41 anni, era madre di due figli ed era sposata con Brendan Cox, ex executive di Save the Children e consigliere speciale dell’ex premier laburista Gordon Brown. La Cox si era occupata del conflitto siriano e della questione migranti.
E ora? Diceva Winston Churchill “La Gran Bretagna è parte dell’Europa ma non è in Europa”. Il 23 giugno c’è il referendum sulla Brexit. I laburisti sono contrari all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Sempre più concretamente si sussurra che gli inglesi abbiano già deciso. Loro, pur non condividendo euro e fiscal compact, in quest’Europa non ci vogliono stare. Ormai i segnali sono chiari. Altro che voglia d’Europa.
Anche dalla Svizzera è arrivato un altro schiaffo. Il Consiglio degli Stati, Camera alta del parlamento svizzero, ha, infatti, approvato una mozione di Lukas Reimann, del partito di destra Udc, già accolta dal Consiglio Nazionale (camera bassa) due mesi fa con la quale, in poche parole, si annulla la domanda di adesione all’Unione Europea. La mozione è stata approvata con 27 voti a 13 e 2 astensioni, in modo abbastanza netto. Per i deputati svizzeri “è giunto il momento di voltare pagina, rompere col passato, affinché questo problema della domanda di adesione venga definitivamente archiviato”. Insomma non si vogliono lasciare spiragli d’alternativa. E Intanto la Bance centrale svizzera ha già pronto un paracaduto da aprire in caso di uscita del Regno Unito dall’Unione europea
“Britain first”, rimbomba nelle coscienze di tutti, “Britani first” in Inghilterra è anche un piccolo partito di destra nato da una costola degli ultranazionalist, un partito delle politiche anti-immigrazione. Jayda Fransen, numero due di “Britain first” ha, naturalmente, preso le distanze ed ha assicurato l’estraneità totale del suo movimento. “Non è assolutamente il tipo di comportamento che noi giustifichiamo. Non c’entriamo assolutamente nulla “.