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Io mi fido solo di Sciascia

di Tonino Ferro

Cioè, quindi: se la costituzione – dice Sciascia nel video sotto – non esiste, e se manco la democrazia esiste – dice sempre Sciascia – voi, voi tutti, perché state facendo tutto questo bordello? Che ve ne fotte di questa cosa “di carta”?

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Racalmuto, la statua di Sciascia

Io, dopo aver ignorato per mesi la faccenda, voto “sì” per questa ragione, perché mi fido solo di Sciascia, e perché non mi fido di nessuno di questi stronzi che sento parlare per Internet, e quindi vado a logica: se questa carta non esiste, se questa carta non serve a niente, che la teniamo a fare?

Una cosa che non serve a una ceppa non puoi peggiorarla.

O no? Una cosa inutile, non puoi affossarla. O no? E perciò mi pare di stare al sicuro dicendo a questi due giovinastri che sono al Governo: “vi pare che sia possibile dare un senso a questa cosa senza senso?: perfetto, beati voi che ci credete, pruvati!“. Al massimo non funziona. Al massimo resta inutile com’è già.

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Tonino Ferro

Di cose più inutili dell’inutile in natura esiste solo Salvini.  È l’unico che va oltre quel muro. E dunque veniamo a noi. Alle ragioni del “no”.

Perché dovrei votare “no”? Per lasciarla com’è ‘sta strunzata di elenco di principi redatta quando ancora si studiava a scuola, quando ancora si leggevano i libri e i giornali, quando non c’era Feisbucc, quando ancora l’Europa era in guerra, e quando i comunisti erano comunisti, e i fascisti fascisti, e i liberali democristiani, e i democristiani, i democristiani boh?, non l’ho mai capito cos’erano i democristiani.

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Oppure dovrei votare “no” perché se no ci piglia la deriva autoritaria? La deriva autoritaria di cu? Del boy scout? Del boy scout di Firenze? Ma a Palermo lo sanno che gli italiani sono terrorizzati da un boy scout di Firenze?

Sciascia dice che la democrazia non esiste – vi faccio notare – almeno trent’anni fa; lui muore nell’89, dieci giorni dopo la caduta del Muro di Berlino, e noi, dopo trent’anni, dovremmo dare credito a chi? Chi sono questi preoccupati dell’avvento del nuovo duce? D’Alema?, Berlusconi?, Fico?: sono loro che in queste ore stanno combattendo per smentire Sciascia?, per affermare la presenza stabile della democrazia nel nostro Paese, presenza minacciata da questa banda di inumani reazionari che stanno all’Esecutivo? Sono loro la nostra linea di difesa? Non aggiungerei altro.

A me Renzi, tra l’altro, pare uno che se ci vai di sera a Palazzo Chigi mentre è solo, e urli nel corridoio, quello telefona alla mamma. Abbiamo passato tanti di quei lestofanti che la deriva autoritaria la rischiamo oggi con la morbidissima Maria Elena? Sarei tentato di dire: che deriva sia!, ma non lo faccio.

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Per favore, per favore, per favore, però: anche la più remota malafede ha bisogno di un minimo di decenza. Oggi l’unica deriva che rischiamo è la babbitudine.

Non esiste nulla di serio. Tranne il risentimento che alberga nelle storie, nelle male-coscienze, nelle perversioni, non di chi vota, per carità, ma di chi sponsorizza con tanta forza, con tanta prepotenza, con tanta disonestà questo inutile “no”. Inutile almeno quanto la carta che difende.

E il “sì”? È utile il “sì”? Certo che no. Ma almeno gratta ancora un piccolo pezzo di passato, passato che sta appeso alle palle di questo Paese e che non scende. E che non muore. E che c’ha scassato la minchia.

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