agenda-rivoluzionaria-1024x757

La rivoluzione quotidiana

di Manuela d’Alessandro

Davide Steccanella ,54 anni, è un avvocato penalista, specializzato in materia di diffamazione, infortunistica sul lavoro, colpa medica e tutela del diritto di autore e più in generale nel diritto penale industriale e societario. Ma è soprattutto impegnato nelle battaglie del sociale, per i i diritti degli indifesi e degli “ultimi”. E’ stato in Romania come volontario per la assistenza dei bambini, ha prestato attività per l’Opera Nomadi di Milano, per la onlus Naga, per la associazione Doppia Difesa  e fa  parte del Comitato degli amici dell’ Asilo Mariuccia che offre assistenza alle donne ed agli adolescenti in difficoltà. Ha scritto numerosi libri, tra i quali il saggio storico “Gli anni della lotta armata. Cronologia di una rivoluzione mancata”. Ora è in libreria l”Agenda Rivoluzionaria 2017′   che fa rivivere per ogni giorno dell’anno la fiamma di piccole e grandi ribellioni passate e recenti avvenute in tutto il mondo.

index

Davide Steccanella

Davide, all’inizio dell’agenda citi questa frase di Michail Bakunin: “La rivoluzione è sempre per tre quarti fantasia e per un quarto realtà”. E’ proprio così? Bakunin e questa frase mi piacciono molto ma l’agenda lo smentisce! Basti pensare proprio alla rivoluzione russa di cui quest’anno ricorre il centenario. Da qualche parte c’è sempre un fermento rivoluzionario, la storia non si ferma e non si smette mai di lottare. Ho scoperto che sono successe nel mondo tante di quelle cose  che è stato complicato sceglierne una al giorno…

pezzo-nuovo

Quali fonti hai utilizzato per trovare ogni giorno una data significativa? E’ stato un lavoro faticoso, durato più di un anno. La storia per me è una passione che ho ereditato dal papà. Ho consultato tonnellate di libri, giornali e documenti dell’epoca, l’archivio ‘Cipriani’ e altri e un interessante sito web che si chiama ‘Anarcopedia’, una specie di wikipedia anarchico.

image

Perché in Italia, nonostante ci sia una progressiva compressione dei diritti, soprattutto sul lavoro, non si fa una rivoluzione? In Italia e nell’occidente manca l’idea di conquistare qualcosa collettivamente, nella storia le conquiste si sono fatte sempre lottando insieme. C’entra il fatto che la nostra società è fondata sull’individualismo ma anche che si è fatta un’opera di rimozione della ribellione. E’ importante che i giovani conoscano il passato. C’è un atteggiamento molto conformista, gli unici a protestare sono i grillini ma non hanno ideologie. Ho paura che non è che non ci sono più solo le ideologie ma nemmeno le idee.

steccanella_lotta

C’è ancora qualcuno che definiresti rivoluzionario nel nostro paese? I ragazzi del movimento No Tav per esempio. Il loro è un dissenso giudicato fastidioso perché oggi viene tollerato solo quello ‘interno’ al potere, il resto è criminalizzato.

E’ vero che si nasce rivoluzionari e si muore pompieri? No! Tanti non hanno fatto questo percorso, ma di loro non si parla, si parla degli altri.

Chiudiamo con una domanda personale. C’è una data che ha rivoluzionato la tua vita? Si, il 9 aprile 1986 quando mi sono fidanzato con un uomo e ho capito che la mia vita poteva essere bella lo stesso.

 

 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore