di Emiddio Novi

Le tarantelle di  Grillo e dei suoi followers dovrebbero indurre a qualche riflessione sui milioni di elettori che nonostante tutto lo seguono, lo votano e credono possibile affidare il futuro del Paese a una setta di forsennati smanettatori che vivono nella virtualità digitale. Nel M5S domina la logica di appartenenza delle guardie rosse della rivoluzione maoista. In Cina centinaia di milioni di giovani agitando e memorizzando il libretto rosso di Mao fecero fuori tutta la vecchia classe dirigente comunista accusandola di deviazionismo borghese. Il risultato di quella follia collettiva si è visto dopo poco più di trent’anni.

Il Paese è finito nelle mani di una oligarchia che ha trasformato i lavoratori in schiavi della globalizzazione capitalista. I dirigenti del partito comunista si sono arricchiti a dismisura. E del comunismo delle guardie rosse è sopravvissuto soltanto l’apparato repressivo. Voi direte e Grillo che c’entra con questo sproloquio sulla Cina comunista, Mao e le guardie rosse. C’entra, c’entra. Ci sono analogie che dovrebbero indurci a considerare il grillismo sotto il suo aspetto reale e per la funzione che sta svolgendo.

Emiddio Novi

Il M5S  è un movimento a-ideologico. Com’è noto le ideologie non sono più di moda, salvo quella turbofinanziaria che col suo capitalismo dei banchieri sta depredando il mondo. Un movimento a-ideologico può permettersi tutte le tarantelle e le piroette politiche e ideali immaginabili. Può essere di destra e di sinistra, senza esserlo. A favore o contro l’euro, tanto a decidere saranno gli italiani con un referendum impossibile perché anticostituzionale (la nostra costituzione lo vieta per i trattati internazionali, e l’euro é la concretizzazione di un trattato). Sono a favore e contro l’Europa perché a decidere saranno sempre gli italiani con un referendum anche questa volta impossibile.

Mussolini, Grillo, Mao: traversate…

Erano a favore e da 48 ore contro la Nato, tanto a decidere saranno gli italiani con un ennesimo refendum che la Costituzione impedisce anche questa volta. I parlamentari italiani di Cinquestelle rinunciano a 2000 euro al mese su 14.000 e dicono che quei soldi vanno ai piccoli imprenditori. Ma non aggiungono che non li regalano ma glieli prestano. E si fanno pagare pure gli interessi. Quelli europei, più seri, invece hanno deciso di non prestare i loro soldi agli imprenditori, fingendo di sacrificarsi per salvare il Paese.

Sempre M5S per 3 anni è stato dalla parte degli immigrati, quando si è trattato di votare alla Camera. Salvo fingere di essere contro i clandestini e per il loro rimpatrio. L’andirivieni al parlamento europeo dal gruppo di estrema destra di Farage ai liberali progressisti e poi il loro ritorno a destra dopo essere stati rifiutati a sinistra è stata la comica finale. Grillo, poi, dalle spiagge assolate di Malindi in Kenia scrive un post in cui inneggia alla povertà. Naturalmente degli altri. E allora come è possibile che secondo i sondaggi il consenso verso Grillo non venga scalfito da questo guazzabuglio indecoroso di idee e comportamenti?

È possibile, è possibile. Il grillismo è pura irrazionalità. Convinzione della vocazione e funzione salvifica del movimento. Il grillino quando in piazza scandisce “onestà “, lo fa con lo stesso fanatismo allucinato delle guardie rosse che in corteo ritmavano i pensieri di Mao. Le guardie rosse hanno lavorato per l’oligarchie schiaviste al soldo della globalizzazione. I grillini deviando verso un binario morto la rivolta populista in Italia sono impegnati a consolidare nella realtà il sistema turbofinanziario. Un sistema che uccide la libertà dei popoli.

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