di Emiddio Novi

Dopo la scissione del Pd s’è aperta un’autostrada per portare al potere i populisti italiani. Banchieri, lobby delle multinazionali e saccheggiatori francesi, tedeschi e cinesi sono impauriti e con i loro giornali e media spingono per una ricomposizione della rottura; si sono accorti che Renzi  col suo delirio di onnipotenza sta facendo il gioco persino di Berlusconi.

Ad Arcore il patriarca, che nei momenti di lucidità rimane il più intelligente di tutti, lo ha capito. Ed è arrivato persino a rinunciare al ritorno a Palazzo Chigi. Tanto quello che conta è vincere. Gli altri populisti, i grillini, sono fasulli e sovradimensionati dai sondaggi.

Se riflettete sul voto delle ultime regionali al nord, escluso l’episodio di Torino, il M5S non tocca palla. Al Sud, dalla Campania alla Puglia il vecchio centrodestra li distanzia, e li relega in terza posizione. In Campania la sinistra ha vinto per 30.000 volti. Una Miseria. E ha dovuto imbarcare persino i demitiani e i cosentiniani. I grillini sono in terza posizione persino in Toscana.

Emiddio Novi

E a Roma hanno fatto i galli sull’immondizia per le risse all’interno del centrodestra. Questa è la realtà. Quando si sono contati i voti nelle regionali di due anni fa il M5S si è collocato su una modestissima terza posizione.

In questo momento il paese è attraversato da una protesta dei tassisti, degli ambulanti, dei piccoli commercianti, di tutto quell’elettorato che era il nerbo del centrodestra e che negli ultimi sei anni è stato massacrato da Monti in poi.

Salvini e Meloni

Ora grazie a Salvini e alla Meloni è risorto il vero populismo che riscopre i confini, la sovranità nazionale e monetaria con la fine dell’euro. I grillini su queste tematiche sono equivoci, confusi, contraddittori. Possono ingannare la gente fin quando il potere con le inchieste torbide come mafia capitale dirotta la protesta a loro favore. Ma alla distanza si afflosceranno come il populista americano Sanders, che è finito alla corte della Clinton sputtanandosi e mostrando il suo vero volto, partecipando alla guerra civile fredda contro Trump, che azzera gli accordi commerciali capestro, costringe le fabbriche a non chiudere e difende i confini dai clandestini.

Ma per conquistare palazzo Chigi bisogna uscire dalla palude del disincanto, dello sconfittismo e del ripiegamento depressivo e incapacitante. Bisogna capire che i sondaggi sono fatti su misura per depotenziare il populismo reale. E ricordate: uscire dall’euro significa aprire il commercio, l’economia italiana a Paesi come la Russia e gli Stati Uniti. Il mondo è cambiato ora ai veri populisti tocca cambiare l’Italia.

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