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Perché ha vinto Wilders

di Emiddio Novi

Per vantarsi di aver sconfitto i populisti in  Olanda hanno truccato i sondaggi della vigilia elettorale e il partito del premier Mark Rutte ha provocato una rottura drammatica con la  Turchia, impedendo a due ministri di Ankara di mettere piede nel suo Paese. Rutte addirittura ha cacciato degli immigrati islamici e ha rinnegato le politiche immigrazioniste che in Olanda sono arrivate al punto di offrire alloggi gratis agli immigrati, negandoli ai cittadini nativi. Demenze delle politiche dell’accoglienza. Il partito nazionalista di Wilders si è trovato di fronte a un governo che ha fatto autocritica e si è spostato su politiche che hanno indotto il premier turco Erdogan a dichiarare che in Olanda “si va verso un conflitto di religione”.

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Geert Wilders

E ora veniamo alla strategia sofisticata di una comunicazione tutta diretta a dimostrare che i nazionalisti sono stati fermati e sconfitti. In realtà il Pvv era un partito meno forte della Lega . Poteva contare un consenso elettorale sul dieci per cento. Era il quarto partito in un Paese con una legge proporzionale in cui con lo 0,66 per cento si entra in parlamento. I sondaggi, però lo davano al governo e non si è capito su quale logica, visto che il premier strumentalmente aveva fatte proprie le parole d’ordine dei populisti identitari. Gli altri partiti si son detti pentiti e revisionisti sulle politiche dell’accoglienza. Quelli che sono stati coerenti con le politiche di apertura verso gli immigrati hanno registrato un vero e proprio tracollo.

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Emiddio Novi

Come i laburisti che sono scesi da 38 a 9 seggi. I nazionalisti di Wilders sono ora il secondo partito e sono passati da 15 a 20 seggi. I nazionalisti hanno dovuto registrare anche la concorrenza dei cristiano democratico che sono passati da 13 a 19 seggi spostandosi a destra e conducendo una campagna contro la criminalità, l’immigrazione incontrollata, la legalizzazione delle droghe, l’eutanasia e l’aborto. Wilders invece ha limitato la sua propaganda su una ossessiva mobilitazione contro l’immigrazione islamica che ha fatto il gioco del premier che si è trasformato in un nuovo e imprevisto crociato.

Ha trascurato del tutto i temi sociali dei populisti. Il suo è stato un identitarismo antislamico. Allora per i nazionalisti dall’Olanda viene una lezione: diffidare sempre dalle ondate di consensi elettorali annunciate dai sondaggi del potere. I governi fingono e mentono. Perché dopo il voto devono disarmare il nemico populista proclamando che lo sfondamento non c’è stato e che il populisti hanno perso.

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Geert Wilders e Mark Rutte

Ricordare sempre che quando i nazionalisti stanno per vincere, come in Inghilterra e Stati Uniti, i sondaggi li danno sempre perdenti. Sia quando scatenano attese di vittorie impossibili, sia quando annunciano sconfitte che dopo il voto sono, invece, vittorie i sondaggi sono manipolati per deprimere e scoraggiare gli elettori nazionalisti.
Vogliono far credere che in pochi mesi o al massimo due, tre anni i nazionalisti vinceranno dovunque. Non è così. La politica ha i suoi tempi. E le fiammate improvvise non sono destinate a durare. Ma un obiettivo i nazionalisti l’hanno colto. Le loro idee che appena un anno fa erano censurate e ghettizzate, ora sono fatte proprie anche dal premier. Wilders in realtà esprime egemonia politica. E questa non è una vittoria da poco. Senza imitare le sue idee in Olanda le elezioni si perdono. E ditemi se questo non è un primo, positivo risultato.

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