15-libri

Le scuole dall’anno prossimo
autoprodurranno i libri di testo

di Ettore Lupo

La maggiore novità del prossimo anno scolastico è la possibilità per le scuole di produrre in proprio, in formato digitale, testi e altri strumenti didattici. I prodotti editoriali dovranno essere elaborati, in collaborazione con gli studenti, sotto la supervisione di un docente che ne garantirà la qualità.

Finalmente si cambia. E questa volta dovrebbe essere per sempre. Con la sua ultima nota il Miur ha specificato le disposizioni di legge che entreranno in vigore dall’anno scolastico 2014/2015 e che aprono nuovi orizzonti per i libri di testo.
Non ci sarà più l’obbligo di adottare testi scolastici così come forti saranno le limitazioni per l’indicazione di testi consigliati e,soprattutto, ci sarà la facoltà delle scuole di produrre in autonomia testi in formato digitale, da mettere a disposizione di tutti gli istituti statali.
Ed ancora non saranno più obbligatorie le adozioni dei testi o di altri strumenti didattici, che il collegio dei docenti delibera nella seconda decade di maggio dopo la consultazione dei consigli di classe o interclasse. Vengono aboliti anche il vincolo di mantenere lo stesso libro in adozione per almeno 5 o 6 anni (a seconda del ciclo scolastico) e il divieto quinquennale di modificare i contenuti dei testi.

libri_scuola1Il Miur pone anche nuovi paletti sui testi consigliati, quelli cioè che le famiglie possono scegliere se acquistare o no: il collegio dei docenti potrà indicarli formalmente solo se si tratta di opere “di carattere monografico” o “di approfondimento”, con esclusione dei “libri di testo” (la genericità dei termini adottati dal ministero porterà, presumibilmente, a un’incertezza interpretativa che darà origine a una notevole discrezionalità). I collegi potranno consigliare anche contenuti digitali, collegati o meno ai libri di testo. Le delibere di adozione dei testi dovranno essere inviate all’Associazione italiana editori e pubblicate online.
Che cosa, in pratica, dovranno e potranno fare i docenti in vista della ripresa dopo la pausa estiva? Se decideranno di non apportare modifiche, potranno limitarsi a confermare i testi già in uso; altrimenti potranno adottare nuovi testi per le classi in cui è previsto, ossia il primo e quarto anno della scuola primaria, il primo anno della secondaria di primo grado, il primo, terzo e quinto anno della secondaria di secondo grado. Tutte le nuove adozioni dovranno rispettare i formati editoriali previsti, ossia integralmente digitali oppure misti, con integrazione tra cartaceo e digitale.

libriscolasticiLa nota del Miur specifica anche che le delibere di adozione dei testi sono soggette al controllo di regolarità amministrativa e contabile: la verifica riguarda le sole scuole statali e si limita a valutare il rispetto dei tetti di spesa. Quanto agli obblighi per gli editori, il documento del ministero ricorda i riferimenti di legge per prezzi di copertina, contenuti e specifiche tecniche dei testi.
Il documento del Miur è ricco di dettagli sui limiti di spesa previsti per l’adozione dei testi. I tetti riguardano il primo anno delle scuole secondarie di primo grado e le prime e terze delle secondarie di secondo grado. Gli importi massimi, spiega la nota, verranno stabiliti con decreti specifici.

Sono previste riduzioni di due tipi rispetto ai tetti stabiliti: nella misura del 10%, qualora tutti i testi adottati siano nuovi e realizzati nella modalità mista (cartacea più digitale) e con contenuti digitali integrativi; nella misura del 30 per cento, se i testi siano nuovi e realizzati in formato interamente digitale e con contenuti digitali integrativi. I limiti di spesa per i due gradi della scuola secondaria potranno essere superati al massimo del 10 per cento (nel limite dovranno rientrare anche i testi adottati per eventuali nuove discipline inserite nell’offerta formativa). Nel caso di superamento dei limiti, le delibere di adozione del collegio dei docenti dovranno essere motivate, e occorrerà l’approvazione del consiglio di istituto.

images8B4I2CSR

 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore