SlowFoodDay

Slow food accelera
Pascale l’uomo della svolta

di Paolo Ariete

Il segnale è di quelli forti. Una grande, forte voglia di cambiamento, la chiara esigenza di cambiare pagina. La necessità di rompere alcuni schemi, l’esigenza  di avere un presidente non nato da una serie di accordi fra i soliti noti, ma dopo una votazione, una campagna elettorale, un confronto trasparente di idee, programmi, iniziative attraverso i congressi regionali.

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Gaetano Pascale

 Una prova di vitalità democratica quasi inusuale ormai in Italia, visto come vanno le cose con gli ultimi tre presidenti del Consiglio non suffragati da un voto popolare. Così è diventato presidente nazionale di Slow Food Gaetano Pascale che è stato eletto dal congresso ottenendo la stragrande maggioranza dei consensi dei 771 delegati. E’ la prima volta che un uomo del Sud ricopre questa carica. Ex presidente di Slow Food Campania, Pascale 46 anni, ha i genitori contadini. Ha studiato per diventare agronomo e aiuta il fratello Marcellino nell’azienda di famiglia a Guardia Sanframondi.

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Carlo Petrini

Pascale, avrà il compito di segnare il dopo Petrini, il padre padrone e fondatore del movimento, figura di spicco nel panorama enogastronomico italiano, il suo nome è legato al Gambero Rosso e Arcigola, l’ideatore del Salone del gusto di Torino e della manifestazione Terre nuove, insomma un colosso del settore.  Quando nel 2006 Petrini decise di allargare ulteriormente i suoi orizzonti e di non poter fare più il presidente designò Roberto Burdese come suo giovane successore, che è rimasto in sella per due mandati. Del resto tutto il confronto elettorale è stato incentrato su questa voglia di cambiamento. Per la prima volta dopo 28 anni, sono state due le squadre che si sono confrontate per la presidenza: quella di Gaetano Pascale, chiamata “Seminiamo il futuro… coltivando il presente”, e quella di Cinzia Scaffidi, chiamata “Relazioni che cambiano il mondo”.  L’agronomoe la studiosa, cosìè stato sintetizzato il duello per la presidenza.

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Gaetano Pascale

 Cinzia Scaffidi, è cresciuta a pane e Petrini fin dal lontano 1992 e oggi dirige il Centro studi Slow Food, approfondendo i temi principali portati avanti dal movimento a livello internazionale. Gaetano Pascale, è un agronomo attivo nell’associazione dal 1997 un uomo del sud concreto e con i piedi per terra. Punto centrale del suo programma, che si basa su «concretezza, condivisione e partecipazione», sono la creazione delle Commissioni, gruppi di esperti che forniranno supporto tecnico agli organi politici, e il censimento della rete sul territorio. Nel suo programma Pascale punta, tra le altre cose, all’ampliamento del numero di soci alla realizzazione di diecimila orti in Africa e altrettanti prodotti a bordo dell’Arca del Gusto e nodi nella rete di Terra Madre.

 

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