di Alberto Toro
Se non proprio sul binario morto, Italo è di certo su un binario moribondo. Gli oltre 650 milioni di debiti (con le principali scadenze dei rimborsi fissate nel periodo 2020-2025) pesano come un macigno sulla giovane società Ntv, società dei treni ad alta velocità che vede nel libro soci Banca Intesa, le Generali, le ferrovie francesi Sncf e gli imprenditori Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle ed il napoletano Gianni Punzo presidente del Cis di Nola riuniti nella holding MDP e le Generali.
Secondo le notizie che arrivano dalla City (lo scrive il sito londinese specializzato in debito corporate Debtwire, citando fonti anonime a conoscenza del dossier) Punzo e soci hanno chiamato Lazard come advisor per ristrutturare il debito di Ntv.
“I colloqui sono ancora in una fase iniziale – scrive Debtwire – e non è chiaro quale forma potrà assumere il processo di ristrutturazione. Tra l’altro mercoledì è atteso un passaggio importante per la società ferroviaria: all’attenzione del cda arriverà il progetto del nuovo piano industriale. Nel 2012, ultimo bilancio a disposizione, Ntv ha registrato perdite per 77 milioni su ricavi da vendite e prestazioni per 81 milioni (103 milioni il valore della produzione totale).” Sulle indiscrezioni relative alla ristrutturazione finanziaria, Ntv, contatta, non esprime commenti.
devono farsi un po’ più di pubblicità. Ad es., ho scoperto che Trenitalia ha anche un canale su Twitter.
E magari provare ad offrire nuove tratte. Possibile, ad es., che da Napoli a Rimini devo cambiare treno a Bologna? Perché non si può fare Napoli – Bari, ad es.? Più di un conoscente usa le autolinee, perché più economiche e più dirette.
Capisco che è difficile uscire dai binari loro assegnati, ma allora era meglio non iniziare.
Guardassero anche all’estero per vedere le aziende ferroviarie come funzionano, si fanno concorrenza.