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La grande bellezza
del Re del cachemire

di Ettore Lupo

Il progetto fascinoso di Bruno Cuccinelli il filosofo de lusso che divide gli utili dell’azienda con i suoi dipendenti e che prega ogni giorno insieme al suo frate benedettino suo padre spirituale.

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La grande bellezza. L’oscar questa volta è di Brunello Cuccinelli, l’imprenditore al cachemire, il filosofo del lusso, il capitalismo dal volto umano, quello che ha diviso  lo scorso anno 5 milioni di utili derivati dalla quotazione in Borsa dell’azienda con i suoi 783 dipendenti, 6500 euro a testa e Buon Natale. Il progetto è fascinoso e accattivante, suggestivo ed entusiasmante. “Il mondo sta cambiando, anzi è già cambiato. Basta fare i furbi: è arrivato il momento di investire in bellezza”.

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Basta, quindi, col capitalismo rapace, lo scempio del territorio, lo sfruttamento del lavoro. E’ il tempo di costruire qualcosa di nuovo , un progetto solidale nel nome del territorio e della Bellezza. Ed è così che è stato presentata la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli che grazie al suo “Progetto per la bellezza” realizzerà tre parchi ai piedi dell’antico borgo umbro Solomeo: il Parco dell’industria, quello dell’oratorio laico, immerso in sei ettari di boschi e prati, e uno agrario con settanta ettari di orti vigneti, oliveti e frutteti. “Un naturale completamento del sogno iniziato a Solomeo” ha sottolineato lo stilista, parlando del borgo dove hanno sede la sua azienda di cachemire e le sue tante attività culturali. Un manifesto nel nome della bellezza. Un inno al “capitalismo dal volto umano”, un po’ come l’utopia di Adriano Olivetti l’eretico di Ivrea che definiva l’industria pesante (auto e chimica su tutto) “un bubbone da estirpare”.

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Ma chi è davvero il signor Bruno, come è conosciuto in azienda, il re de cachemire? Cucinelli, classe ’53, marito e padre felice nonché nonno, è  geometra che in tre anni di iscrizione alla Facoltà di ingegneria ha dato un solo esame: quello di geometria descrittiva. Non era quella la sua strada. Ama leggere libri di filosofia antica. Un vero studioso. Al punto di essersi meritato, oltre al cavalierato del lavoro, una Laura Honoris Causa in Filosofia ed Etica delle relazioni umane, consegnatagli dall’Università di Perugia. “C’è un argomento su cui insiste sempre: quello della bellezza, intesa però in senso morale, intellettuale, umano e non soltanto estetico” ha detto di lui  Antonio Pieretti, ordinario di filosofia all’Università di Perugia.

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“La mia formazione – ha detto in un’intervista Cucinelli – è avvenuta nei caffè italiani, quei bar in cui ci si ritrovava la sera tutti insieme. Ricchi e poveri, impiegati, laureati, contadini e operai.”  Cucinelli, pratica lo yoga, simpatizzante renziano, non è, comunque, un idealista. Anzi. Il suo contatto con il mondo della maglieria lo deve a Francesca, fidanzata e poi moglie, con cui decise di produrre maglioni in cachemire in colori brillanti. Fu una rivoluzione. Le sue citazione preferite? Dostojevskij: “La bellezza ci salverà”. Kant: “Amo il cielo stellato sopra di me e la morale dentro di me”.  Il suo modo di fare industria? Dal volto umano, come detto. I suoi dipendenti guadagnano quasi il 25-30 per cento in più dei settori affini. Una volta ha spiegato candidamente. “ Un maglione, che esce dalla fabbrica a 350 euro e va in vendita a 1.000, ha un costo di pura manualità di 60. Se adesso la paghiamo diciamo 100, possiamo trovare anche 40 per remunerarla più dignitosamente in quello spazio che va da 350 a 1.000. Forse basta rinunciare a una cena aziendale… Per questo tutti i miei collaboratori hanno mediamente una paga superiore del 25 per cento in più rispetto a quanto previsto dai contratti.” Attorno alla sua azienda, ruota un indotto che nel complesso vale 3mila posti di lavoro e più volte è intervenuto a finanziare Borse di Studio nelle facoltà umanistiche di Perugia e a lui si deve il primo Master Italia/Cina nel settore tessile.  Ha anche i frati benedettini in azienda. Non soltanto con il motto “ora et labora”, ma inserendo nel board della Cucinelli il suo padre spirituale con cui prega almeno un  quarto d’ora tutte le sere.

 

 

 

 

 

 

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