di Eduardo Palumbo

Dal vertice con Obama a quello con De Magistris. Vita da Premier. Renzi a Napoli per scoprire Pompei, fissare qualche idea su Bagnoli, promettere impegno e solidarietà per gli operai dell’Italsider, per rilanciare la “paternità” della pizza nella globalizzazione. Una mezza giornata, intensa, toccata e fuga. Ad aspettarlo anche De Luca che cerca ancora una parola amica.

Renzi a villa dei Misteri

Matteo Renzi non era mai stato a Pompei. E si è reso conto di quello che fino ad ora si era perso.  “Sono estasiato” ha confidato uscendo da Villa dei Misteri. Speriamo ora che il Premier imponga una nuova velocità per l’emergenza Pompei. Soprattutto tenendo conto che il ministro della Cultura Franceschini, solerte nel chiedere le dimissioni dell’allora ministro Bondi dopo il crollo di alcuni muri della Schola Armaturarum lungo la via dell’Abbondanza, davanti al terremoto continuo che ha investito gli scavi negli ultimi tempi (crolli, scioperi, furti) non è riuscito a prendere alcuna iniziativa concreta. “ Pompei è una scommessa che dobbiamo vincere  La cultura è l’anima di un Paese e l’Italia è in questo una superpotenza – ha detto Renzi – Vinceremo la sfida di Pompei perché si gioca il derby tra chi gode nel creare problemi e chi punta a risolverli. Bisogna – ha aggiunto – combattere l’approccio tipico di una parte del gruppo dirigente del nostro Paese che continua a pensare che di fronte ai problemi il compito della politica è rassegnarsi, fare l’elenco delle lamentazioni, ma poi non cambiare. Expo e Pompei sono rime baciate alla fine di un percorso che partiva un anno fa dalla rassegnazione di chi pensava che non ce la si poteva fare”.

Renzi e Franceschini

Ad “Expo idee” Renzi ha evidenziato, poi,  la necessità di mettersi al passo con la globalizzazione, di accettarne le sfide. E l’lha fatto lanciando una provocazione. “ Ma è mai possibile  che le più grandi catene al mondo della pizza siano americane? E che i bambini cinesi credono che la pizza è nata in Minnesota? Si sono presi il copyright di tanti prodotti italiani. Ma dobbiamo invertire la tendenza, dobbiamo riprenderci la nostra storia, senza demonizzare la globalizzazione. Dobbiamo attrezzarci al meglio ed essere essere in grado di competere in ogni campo.”

Questione Bagnoli  Non c’è nulla di nuovo, purtroppo per il destino dell’area dell’ex Italsider. De Magistris ancora una volta ha ribadito “con forza il no al commissariamento di Bagnoli” e rilanciato “la proposta seria, discussa con la città e approvata da Giunta e Consiglio”. Ma Renzi non ha indietreggiato di un solo passo. Renzi, ribadendo per l’ennesima volta “che c’è una legge che deve attuare”.

Whirlpool-Indesit Una vertenza difficile e delicata, scricchiolano 890 posti di lavoro. “Il presidente del Consiglio ci ha garantito il suo personale impegno a non perdere nemmeno un posto”. Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro è decisamente soddisfatto al termine dell’incontro a Pompei tra Matteo Renzi e le rappresentanze sindacali della Whirlpool-Indesit. “Renzi si è impegnato ad intervenire direttamente sulla vicenda”. Il premier ha incontrato negli uffici della Soprintendenza di Pompei una delegazione di operai dello stabilimento di Carinaro. Presenti al tavolo con Renzi vi sono anche il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, la deputata Assunta Tartaglione, e l’eurodeputata Pina Picierno.

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