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Bergoglio, una smentita papale papale

di Giovanni Pasan

E’ triste naufragare in un mare di ridicolo. Sino ad ora eravamo abituati a politici che si smentivano l’uno contro l’altro, accuse e controaccuse, un mare di bugie e di sbugiardati, di giornali che denunciavano e uomini di partito che si difendevano: ma mai, davvero mai, si era arrivati a pensare ad un episodio del genere. Questa volta, grazie all’ultima “impresa” di Ignazio Marino, abbiamo assistito ad una cosa che noi umani non avevamo mai visto (altro che Blad Runner).

VATICANO, MARINO INCONTRA PAPA FRANCESCO - FOTO 1

Roma città santa, abitata da santi. Come facciano i romani a sopportare ancora un sindaco fantasma e conta palle, è sempre più un mistero. Ricordate quando Marino disse che Buzzi, il boss delle Cooperative, non sapeva chi fosse, neanche lo conosceva, fin quando non gli vennero sbattute in faccia le foto che li ritraevano insieme, non vennero a galla i contributi ricevuti dalla Cooperativa per la propria fondazione e sfacciataggine delle sfacciataggini non venne ripescata  la sua dichiarazione in piena campagna elettorale per la corsa al Campidoglio.

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Marino e Buzzi

“Ho deciso  che il mio primo stipendio da sindaco, lo investirò tutto in obbligazioni di ’29 Giugno”, la cooperativa che ha denunciato con molta severità i tagli subiti dalla giunta Alemanno e quindi si trova in grandi difficoltà. Questa è la strada giusta”? E se lo conosceva Buzzi?

Ebbene, archiviate tutto questo, questa bugia in piena inchiesta Mafia Capitale, perché questa volta Marino ha superato se stesso. Mentre Roma ripiomba nel tilt con la metropolitana inagibile a piazza di Spagna, per quasi tutto il giorno e l’ennesimo caos totale (Stefano Esposito, senatore assessore alla mobilità della Capitale “Purtroppo siamo appesi alla fortuna. Questa è la situazione. Le infrastrutture delle metro hanno bisogno di interventi… “ la dichiarazione di resa ) nonostante la città cerchi affannosamente  una credibilità ormai perduta da tempo il sindaco di Roma si becca addirittura la smentita papale, una cosa che ancora non si era mai vista.

Elezioni Roma - Conferenza stampa di Ignazio Marino

 

Ricordate le polemiche di qualche giorno fa quando tutti chiesero a Marino se era opportuno dopo il lungo periodo di ferie ritornare un’altra volta in America? La risposta fu quella di un uomo che non poteva sottrarsi ai suoi doveri istituzionali. “ Starò fuori pochissimo tempo, lo stretto necessario: si tratta di un viaggio molto importante, in un momento storico per la Chiesa e per gli Stati Uniti: è il primo viaggio di papa Bergoglio negli Usa. Quando a giugno scorso mi è stato riferito che avrebbero avuto piacere della mia presenza in tre appuntamenti del Santo Padre a Philadelphia, ma soprattutto all’incontro con le famiglie, ho detto a monsignor Paglia che sarei stato molto lieto di partecipare all’organizzazione della visita”.

Ignazio Marino presenta la sua candidatura alle primarie per il Campidoglio

Bene: bugie, tutte bugie. Daje, cazzate, ancora cazzate. Papa Francesco nel viaggio di ritorno, lassù fra le nuvole che fanno tanto paradiso, ha voluto portare una parola di chiarezza. Ed ha dato la sua versione, la verità. Papale, papale. “Io non ho invitato nessuno sia chiaro. Non ho invitato il sindaco Marino. Anzi mi sono informato con gli organizzatori e mi hanno assicurato che neanche loro  lo hanno invitato.  E’ venuto per conto suo: si professa cattolico ed è venuto spontaneamente“.

Ed ora il sindaco Marino come la mette? Oserà smentire il Papa, incrinare i rapporti fra Capitale e Città Santa proprio ora a pochi giorni dal Giubileo? Dirà che si è confuso, che ha frainteso, che il fuso orario dopo tanti viaggi…

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Chissà forse Ignazio Marino ora ci racconterà che a Philadelphia è andato per dare una mano alla città, che nella Provost Lecture della Temple University durante ha dato qualche consiglio utile alla città a stelle strisce che si prepara ad accogliere  il Pontefice, facendo un parallelo con il 27 aprile 2014 quando Roma ospitò la canonizzazione dei due Papi. Sicurezza, viabilità, ordine pubblico ma anche rifiuti. “Quando il Papa finì, noi raccogliemmo 100 tonnellate di rifiuti” ha detto Marino. Già, peccato che dopo non hanno raccolto più niente e Roma è sporca come non lo è mai stata…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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