di Ernesto Santovito
“Forse un Napoli così non l’abbiamo mai visto. Mai così forti.” Con gli occhiali di Ariza e la cresta da dinosauro Marek Hamsik è uno dei pochi che non si nasconde e dice apertamente quello che pensa. “Lunedì sarà una partita importantissima, giochiamo contro la prima in classifica, come potrebbe non esserlo?” Il capitano archiviata la trasferta di Bruges (più antipatica che difficile, partita a porte chiuse per motivi di sicurezza, il Belgio è un paese sotto choc che vive da giorni nella paura), si rituffa subito nel clima campionato. “In casa facciamo sempre bene, cercheremo di allungare con l’Inter la striscia positiva…”
Dalle Fiandre il Napoli torna avendo allungato la striscia positiva a 17 risultati utili consecutivi tra campionato ed Europa League.
Col successo per 1-0 a Bruges nel match giocato desolatamente senza spettatori (gol decisivo di Chiriches al 41′ del primo tempo, calcio d’angolo battuto da Callejon) il Napoli ha portato a 17 i risultati utili consecutivi tra campionato ed Europa League.
In Europa, poi, è una marcia trionfale: cinque vittorie su cinque, 17 gol all’attivo e uno solo al passivo. Non era un girone di ferro, si sa. Ma l’autorevolezza, il piglio, la superiorità che il Napoli ha dimostrato fino da ora è stata disarmante. Attacco valanga (3 gol e qualcosa a partita) difesa insuperabile tutto facile, anche quando in campo molti sono i rincalzi per l’ampio turn over operato da Sarri. E così esordio dal primo minuto di Chalobah, il giovane dell’under 21 inglese e, in porta, spazio per Gabriel. In attacco senza le prime punte Higuain e Gabbiadini, il centravanti è Callejon, tridente completato da Hamsik e El Kaddouri. Troppa la differenza in campo è stato per lo più un allenamento. Gambe e cervello tutte già concentrate sull’Inter. Ed il nerazzurro del malcapitato Bruges aiutava…