di Ernesto Santovito
Seconda sconfitta consecutiva. Ancora per un solo gol di scarto. Così come a Torino il Napoli esce battuto con un gol nel finale di partita. A decidere la partita è stata una deliziosa punizione di Denis Suarez con Reina che avrebbe potuto probabilmente fare di più. Ma nulla è compromesso, la qualificazione agli ottavi di finale passa per il San Paolo
Due partite zero gol balbetta l’attacco atomico? “Nel calcio può capitare un periodo storto, ma la squadra ha creato bene dalle retrovie e ha avuto ripartenze di altissimo livello. Dovrei secondo voi essere preoccupato da una squadra che ha fatto 78 gol finora? Mi sembra una bestemmia…”
La disamina di Sarri prevede luci ed ombre. Senza Higuain è un altro Napoli. “Gabbiadini non attraversa un buon periodo di forma, manca di brillantezza. Comunque Manolo per essere uno che negli ultimi tempi non ha avuto molto spazio ed ha giocato poco non credo, in definitiva che abbia fatto male. Una cosa è certa: l’aver giocato un’ora gli farà molto ma molto bene, questo è garantito.”
E’ stata una partita dura, combattuta, senza tanti fronzoli. Il Madrigal, si sa, non è un campo facile, in casa gli “amarillo” impongono il loto gioco in un modo o nell’altro. Picchiano se serve.
Il Napoli può recriminare per un calcio di rigore, un fallo di mano abbastanza evidente di Costa non visto dal direttore di gare.. “la direzione arbitrale dell’olandese Nijhuys – ha detto sempre Sarri- è stata inquietante. Il rigore si può dare o non dare ma a me non è piaciuta la direzione complessiva”.