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La dichiarazione di guerra

di Alberto Toro

Quando l’urna era ancora calda, Vincenzo Boccia con il governo degli industriali praticamente spaccato in due, appena eletto nuovo presidente di Confindustria, prometteva toni moderati e condivisione.” Si apre una stagione nuova. Le complessità che abbiamo di fronte non ci permettono il lusso di litigare all’interno: questa Confindustria riuscirà a costruire un percorso di evoluzione, continuità e di cambiamento. Riusciremo a costruire e a dare l’esempio di come si fa sistema”. Insomma quello che non era riuscito Squinzi, l’avrebbe fatto lui

Confindustria: riunione del Consiglio Generale

Vincenzo Boccia

Non è passato neanche un mese, invece, è quello che si sentiva sussurrare è diventata una ufficiale dichiarazione di guerra.

Altro che mediazione, tentativo di riconciliazione, condivisione di responsabilità ed incarichi. Boccia ha messo a punto e comunicato la sua squadra che governerà per i prossimi quattro anni e non ha lasciato un sol posto agli uomini di Vacchi, il suo antagonista alla presidenza.

Marco Tronchetti Provera

Marco Tronchetti Provera

Ma, anzi, se possibile ha fatto ancora di più. Non solo tra i sei nomi scelti non ce n’è nessuno dei supporter del presidente degli industriali di Bologna, nessuno che non l’abbia appoggiato alla scalata alla presidenza ma, addirittura e davvero a sorpresa  anche nell’advisory board ci sono parecchie “sostituzioni” inaspettate e imprevedibili e sono nomi di grande rilevanza nel panorama degli imprenditori che contano nel Paese (su tutti ad esempio nomi del calibro di  Gianfelice Rocca, Marco Tronchetti Provera, Sandro De Poli, l’ex presidente di Farmindustria Sergio Dompé).

Guarda caso, tutti supporter di Vacchi, tutti imprenditori che hanno sostenuto l’imprenditore bolognese.

Vediamo ora da chi è formato il nuovo governo degli imprenditori, la nuova squadra di Confindustria.

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Maurizio Stirpe

Accanto a Stirpe  (presidente del Frosinone, e unico esponente estraneo al nucleo del Nord, il minimo indispensabile per i romani) sono state confermate le tre vicepresidenti donna che già lavoravano con il presidente uscente Giorgio Squinzi: Lisa Ferrarini, con delega all’Europa; Antonella Mansi, con delega all’Organizzazione e Licia Mattioli, con delega all’Internazionalizzazione. Completano la rosa dei vicepresidenti, Giulio Pedrollo alla Politica industriale e Giovanni Brugnoli al Capitale umano. Poi i tre vicepresidenti di diritto: Alberto Baban, presidente Piccola Industria; Marco Gay, presidente Giovani Imprenditori e Stefan Pan, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali.

Dell’Advisory Board, organo consultivo  quale “luogo di elaborazione strategica, laboratorio di idee e competenze da cui, attraverso un confronto dialettico tra imprenditori ed esperti, si attendono contributi sui temi prioritari dell’agenda economica” fanno parte Francesco Caio, Francesco Gaetano Caltagirone, Gianfranco Carbonato, Elio Catania, Claudio De Albertis, Carlo De Benedetti, Claudio Descalzi, Vittorio Di Paola, Luca Garavoglia, Edoardo Garrone, Claudio Gemme, Mauro Moretti, Mario Moretti Polegato, Giuseppe Recchi, Roberto Snaidero e Francesco Starace.

 

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