3Emiddio Novi

Perché voto De Magistris

  Emiddio Novi è stato vicepresidente del gruppo di Forza Italia alla Camera ed al Senato e candidato a sindaco per il Polo della Libertà a Napoli nel 1997 contro Bassolino. Essendo stato sconfitto ha ricoperto il ruolo di capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale sino al 2001

Al primo turno delle elezioni per il Comune di Napoli ho votato Marcello Taglialatela, perché il suo partito “Fratelli d’Italia” era schierato da “solo” contro tutti i candidati a Sindaco ben più forti: De Magistris e Lettieri e sembrava schierato contro l’inciucio del patto del Nazzareno, tra Partito Democratico e Forza Italia, Renzi e Berlusconi.

Emiddio Novi

Ho voluto premiare questa scelta indipendente, non soltanto perché le sfide isolate mi piacciono, ma anche nella speranza che essa fosse l’inizio di una collocazione di quel partito su posizioni anticapitaliste, antimondialiste, antiNato, sovraniste, identitarie, nel quadro di un più vasto schieramento di “patrioti” (di ogni parte e colore) come dicono Le Pen e Putin.
Sapevo di non potere farmi illusioni su quella gente, che in passato aveva già dato pessima prova politica ed umana, ma ho dato loro un’apertura (l’ultima) di credito politico. D’altronde, tantissimi di quegli esponenti si erano candidati nelle liste civiche centriste e trasformiste, al servizio dei berluscones e, quindi, contro il loro stesso partito di provenienza. E ciò non lasciava ben sperare e la diceva lunga sullo “spessore morale” degli ex missini, ex aennini, fratellini, ecc.
Ora tutto il partito di Fratelli d’Italia (Meloni in testa) accorre in soccorso di Lettieri, candidato centrista, berlusconiano, uomo del sistema, certamente lontano dalle posizioni anticapitaliste, antimondialiste, anti Nato, sovraniste e identitarie.
Il velo è caduto. La vera natura di quella gente è definitivamente svelata. Perciò dichiaro pubblicamente il mio disprezzo profondo per loro.E come facevano Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini e Filippo T. Marinetti all’inizio del ‘900, lancio la mia estrema ed ultima provocazione: al ballottaggio, domenica, io voto il dottore Luigi De Magistris
(e lo farò certamente).
Tanto, per le mie idee, l’uno vale l’altro. Ed io non ho preclusioni verso De Magistris, né ho alcun interesse sotterraneo che mi leghi a Lettieri. Io sono e resto un uomo libero, un lottatore isolato.

Emiddio Novi

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