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Dolcetto o scemetto?
L’Halloween-referendum

di Eduardo Palumbo

Dolcetto o scemetto? Dopo due giorni le sensazioni dello scontro televisivo fra De Mita e Renzi si acuiscono e si ingigantiscono le differenze. Lo scontro fra la politica della riflessione è quella degli slogan, ha lasciato un segno che va al di là di uno scontro generazionale, che pur esiste: è l’imbarazzante confronto fra la prima e la seconda Repubblica, fra il senso di una politica ed una politica senza senso

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Impietoso lo scontro, ancor più impietoso il dopo scontro. Il vecchio leone democristiano ha messo a nudo il boy scout, un politico che sotto le battute e la verve televisiva, non ha niente, non un disegno complessivo, non una strategia del futuro.

Vive alla giornata, per se stesso. “E’ superbo, non ha argomenti seri e validi. E politicamente ha la caratura di un semplice comunale”.

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Un giovane Renzi e De Mita

Le parole del vecchio leader Dc (88 anni, una grande lucidità) sono come una clave.

Una clave che questa volta ha deciso di utilizzare sino in fondo.  Intervistato dal Fatto quotidiano, il vecchio leone di Nusco ha rivelato un particolare intrigante, dimostrando una memoria invidiabile. “Ora che ricordo, la prima volta che ho conosciuto Renzi mi confidò non solo che il suo papà era democristiano, ma che per di più era anche della corrente demitiana…”

Deve aver fatto impressione a De Mita ritrovarsi davanti questo ragazzino cresciuto in casa democristiana, e per lo più demitiana, e quando si è visto sfacciatamente pungolato con argomenti spesso speciosi, non ha esitato a ribattere con determinazione “Solo volgarità, non hai dignità politica… sei patetico”.

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Il confronto televisivo Renzi-De Mita da Mentana

Lo scalino, ripetiamo, non è solo fra due generazioni, ma fra due modi di intendere la politica, fra due modi di giungere al vertice del proprio partito, fra chi si è definito strumentalmente rottamatore e chi ha costruito una vita con l’arte della mediazione. “Lui è un giocatore di poker- he detto De Mita – La cosa che mi ha più sorpreso è percepire come non creda a nulla di quel che dice. E poi il passato non lo conosce, il futuro non lo riguarda. Conta il presente, cioè lui”.

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Maria Elena Boschi

Ed è un presente catastrofico con il debito pubblico che aumenta, la disoccupazione che cresce, gli italiani che scappano all’estero per trovare un futuro, gli immigrati che scappano in Italia dove non c’è futuro.

Dolcetto o scemetto? L’Halloween della politica propone il suo interrogativo con il referendum: La Costituzione scritta da Nenni, Terracini Moro o quella di Renzi, Boschi e Verdini? Si salvi chi può…

 

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