di Emiddio Novi
La Chiesa si arrende al mondo. Ne accetta le logiche perverse, la neolingua mistificante e conclude che assassinare un individuo nelle fasi iniziali della sua esistenza rimane una colpa, ma non così grave da meritare una scomunica. L’aborto può essere praticato, la Chiesa del perdono modernista lo ha derubricato, si è aperta al mondo, alle Ong finanziate da Wall Street che in Africa fanno propaganda abortista e finanziano i governi che lo autorizzano e non si oppongono alle rivendicazioni del movimento gay
Lo fa in contrasto con la Chiesa ortodossa, con i rabbini tradizionalisti e con il mondo islamico. Papa Francesco ritiene di immergere la sua Chiesa in questo mondo dominato dal pensiero unico del politicamente corretto. Non vuole che entri in conflitto con gli idoli dominanti in questa fase storica.
Il conflitto lo riserva ai cattolici che si rifanno alla tradizione millenaria, ai valori fino a pochi anni fa definiti ” non negoziabili”, con dolore, da Ratzinger di fronte a questa deriva secolarizzatrice.
Eric Voegelin
Diceva Eric Voegelin: “Quando Dio divenne invisibile dietro il mondo, le cose del mondo divennero nuovi dei”. La macelleria di bambini non ancora nati a cui il diritto romano riconosceva la titolarità di diritti inviolabili può continuare, trasformando l’aborto in una pianificazione delle nascite.
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A me sembra che tanto le donne abortiscono comunque. Meglio, quindi, evitare di aggiungere il peso della condanna della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Meglio manifestare – comunque – la misericordia di Dio; non quella di Papa Francesco o della Chiesa da lui guidata. Il problema è che non si riesce a mostrare la bellezza di Dio e la bontà dei suoi insegnamenti. Senza dimenticare partiti politici e sindacati. Alcuni cercano di attirare le persone a sé in contrasto con la religione, altri cercano di attirare le persone a sé sostenendo di essere per la religione. Le persone, alla fine, si girano un po’ da una parte ed un po’ dall’altra per cercare di tirare avanti in qualche maniera.